Donne leggete bene perchè quello che è successo a Modena lascia davvero senza parole.
Siamo nel 2011 e nonostante l’evoluzione tecnologica e l’affermazione da anni dei diritti umani, nulla sembra essere cambiato.
Si parla di “fatto grave” e di “evidente discriminazione” nella nota di Fp-Cgil Sanità Modena, in riferimento alla vicenda di una giovane donna che si è vista negare l’assunzione, a quanto pare solo per il fatto di essere incinta. Come si legge nel comunicato, l’episodio si è verificato presso l’Azienda Sanitaria modenese dove la futura mamma aveva acquisito il diritto ad un incarico a tempo determinato in base alla graduatoria per l’assunzione di operatori socio sanitari.
Vediamo di capire come si è svolta la vicenda. La donna in questione non sarebbe stata ritenuta idonea alla mansione poiché in stato di gravidanza. La Fp-Cgil, nelle persone di Massimo Tassinari e Anna Paragliola, interviene in difesa e nella nota scrive: “La gravidanza non può essere considerata una malattia che impedisca di lavorare, ma in ogni caso, sono molte le mansioni presenti in Azienda compatibili con questa condizione, quindi siamo di fronte ad una decisione che incurante delle norme, delle numerose sentenze e della stessa Costituzione italiana, nega il diritto sacrosanto al lavoro”. Il sindacato ha annunciato di aver messo a disposizione “il supporto giuridico e sindacale necessario per rimediare al torto subito” nella speranza, però, che l’Azienda non continui nella sua posizione “anche per evitare un inutile spreco di danaro pubblico, proprio adesso che si trova di fronte ad un grave deficit di bilancio”.
di Redazione
13 maggio 2011
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senza parole….