A Umuaka, una piccola città della Nigeria, quella che era conosciuta per una casa di accoglienza per future mamme, la Ahamefula Babies Motherless Home, nascondeva in realtà una fabbrica di bambini in attesa di essere venduti ai migliori acquirenti. Decine di bambini erano in attesa di trovare un compratore, 17 giovani donne, tra i 14 e i 16 anni già incinte, altre pronte per essere ingravidate, tutto con lo scopo di mercificare i bambini.
Il traffico di esseri umani è stato scoperto dalla polizia locale, che nel tentativo di arrestare una donna sospettata di aver venduto il proprio figlio, ha scoperto la “fabbrica dei bambini”.
Le donne, una volta interrogate, hanno accusato un uomo di 23 anni, già agli arresti. Hanno inoltre detto che avevano diritto a mangiare solo una volta al giorno e, non potevano lasciare la casa. Non è stato ancora chiarito se fossero costrette forzatamente a rimanere incinte.
E’già, almeno la terza volta che in Nigeria si scopre una sorta di “fattoria” per la mercificazione dei bambini appena nati. E l’Unesco, considera che nel paese africano, il traffico di esseri umani, è il terzo crimine più comune, dopo la frode e il traffico di droga.