Nuova emergenza rifiuti a Napoli. Oggi la città è invasa da oltre 3.000 tonnellate di “mondezza” in rapido aumento e, se non si riuscirà a trovare modo di alleggerire la situazione, nel volgere di 24 ore, la cifra arriverà a superare l’attuale di altre 700 tonnellate
Il vento e la pioggia di questi giorni, tra l’altro, hanno sparso rifiuti dovunque ed anche per i pedoni è difficile il transito su strade e marciapiedi.
Il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, in visita ieri a Napoli per fare il punto sulla gestione dei rifiuti, ha dichiarato, dopo l’incontro con l’assessore all’Ambiente della regione, Giovanni Romano, che: “Dopo due anni la situazione non e’ molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c’e’ ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata’ – aggiungendo che – Dobbiamo garantire che la nuova direttiva sui rifiuti che entra in vigore il 12 dicembre prossimo e che l’Italia ha già recepita sia pienamente rispettata”.
Lo stesso cardinale Crescenzio Sepe, iniziando i “Dialoghi con la città ” attraverso i quali l’alto prelato parla a Napoli, ha voluto fare sentire la sua voce sull’argomento: ”Le emergenze sono l’unica cosa che a Napoli non mancano mai, Napoli sembra vivere di emergenze. E’ scandalosamente attuale il rinnovarsi dell’emergenza dei rifiuti, che incombe come una ‘maledizione’ sul nostro territorio”.
Nel frattempo dal Quirinale è giunto un comunicato che afferma: ”La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, ne’ prima ne’ dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedi’ 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo. Il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verra’ trasmesso”. Conclude la nota del Quirinale.
Intanto il presidente della regione Campania Caldoro, in un’intervista, ha dichiarato che la situazione è talmente grave che ci vorranno almeno tre anni per far ripartire il ciclo dei rifiuti ed uscire dalla crisi strutturale che affligge la Regione in questo settore. La strategia annunciata dal presidente è quella di aprire nuove discariche, realizzare impianti intermedi tra cui alcuni termovalorizzatorie e abbandonare la differenziata come unica soluzione.
23 novembre 2010
mi dispiace dirlo, ma purtroppo penso che uno dei problemi sia il fatto che i cittadini napoletani siano i primi a non volere la costruzione dei termovalorizzatori e di conseguenza hanno fatto si che si realizzasse la situazione attuale…
io penso che le colpe siano al 50% del governo, ma l’altro 50% è della città di Napoli che ha permesso tutto questo e non ha fatto nulla in questi due anni per risolvere la situazione o cmq per fare pressioni affinchè la situazione si potesse risolvere!
io trovo che questa situazione sia solo da definire vergognosa… in questi anni l’attuale governo ha saputo solo promettere dei cambiamenti ed ha attuato misure temporali che poi alla fine si sono risolte in un nulla di fatto. ed oggi questa splendida città campana si trova punto e a capo…anzi forse è andata anche peggio del previsto ed oggi napoli è costretta a fare i conti con un’emergenza davvero ingestibile…