In particolare, i tagli riguarderanno le spese di immagine, con il divieto tassativo di organizzare convegni o altri eventi “non strettamente indispensabili”. Allo stesso tempo, il presidente del consiglio, chiede ai dipendenti di attenersi scrupolosamente al codice etico del ministero dell’Economia, che prevede il divieto per i dipendenti di accettare regali di valore superiore ai 150 euro.
Il nuovo capitolo della razionalizzazione delle spese del governo arriva dopo il giro di vite sui voli di Stato: ripristinando una decisione di Prodi, il premier ha deciso qualche giorno fa di far pagare il biglietto ai giornalisti che salgono sugli “aerei blu” al seguito delle autorità , misura che è scattata nei giorni scorsi quando Monti è andato in Libia in visita ufficiale.
Anche la stretta sui regali viene dal governo Prodi: fu infatti l’allora ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa a varare nel 2007 il codice etico per i dipendenti del ministero che vietava ai ministri di accettare regali superiori ai 300 euro.
L’obiettivo dei nuovi tagli, è quello di perseguire il massimo di “economicità ed efficienza” degli uffici pubblici: condizione indispensabile, questa, per dare credibilità al piano di contenimento della spesa pubblica messo in opera dal governo tecnico. I dirigenti pubblici, perciò, devono sforzarsi di evitare sprechi.
E’ essenziale, spiega Monti, che “i comportamenti degli amministratori pubblici siano ispirati al principio di assoluta sobrietà “. Ragion per cui, “occorrerà astenersi con estremo rigore dall’effettuare ogni spesa di rappresentanza”. Soltanto “in casi del tutto eccezionali”, e solo se c’é di mezzo qualche appuntamento con autorità estere, si potranno effettuare “spese di modico valore”.
Quindi no a “convegni, celebrazioni, ricorrenze e inaugurazioni”: tutti eventi che costano e che sottraggono al lavoro numerosi dipendenti pubblici. Se proprio sarà impossibile soprassedere, si organizzeranno queste manifestazioni di sabato, quando il grosso degli impiegati non lavora, stando bene attenti a evitare spese supplementari.
Intanto il Presidente del Consiglio è atterrato a Washington intorno alle 22,30 ora locale (le 4,30 in Italia). Il premier incontrerà oggi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama dopo una serie di incontri al Congresso e in un noto centro studi. Con il presidente del Consiglio – a quanto si apprende – è arrivata anche sua moglie Elsa, che non dovrebbe accompagnare il premier alla Casa Bianca né avere incontri con la First lady statunitense.