Prima dell’incontro erano varie le ipotesi che si facevano sul proprio esito: si dava un Monti già con le dimissioni in mano e chi invece pensava o a delle dimissioni del presidente dopo un dato periodo o, addirittura, chi dava Monti sicuro della sopravvivenza del proprio governo fino a Marzo.
L’esito dell’incontro, confermato dallo stesso presidente del Consiglio, segue le previsioni del giorno prima: Mario Monti, approvata la legge di Stabilità, si dimetterà da presidente del Consiglio.
L’incontro con Napolitano
L’incontro inizia alle 19:00 circa e, dopo due ore e mezzo circa di colloquio con il presidente Napolitano, alle 21:30 Monti esce dal Quirinale e inizia le dichiarazioni alla stampa che confermano le ipotesi che lo volevano dimissionario. Il presidente dichiara che la sfiducia del Pdl al Senato indica un forte allontanamento dalla linea politica seguita fin qui dal Governo, di conseguenza, la sfiducia da parte del partito, dopo l’annuncio dell’ennesima discesa in campo di Silvio Berlusconi, fa calare esponenzialmente i voti sia al Senato che alla Camera. Il Governo che numericamente non ha più la maggioranza, dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, si farà da parte. Continua inoltre facendo un appello ai partiti in modo da approvare la Legge di Stabilità che porterà alle dimissioni.
La reazione dei politici
Le forze politivche in contrapposizone con il Pdl preso atto delle ultime notizie, danno credito al premier di aver reagito con sicurezza e razionalità. Pier Ferdinando Casini, dal social network Twitter, elogia Monti, criticando, anche se indirettamente, chi pensava di far “galleggiare” il governo.
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, invece dichiara che il partito si comporterà razionalmente, discutendo e approvando se è d’accordo con le proposte, nel votare la legge di Stabilità nel minor tempo possibile. Un monito che sa di critica anche a Bersani, chiedendo al segretario del Pd di abbandonare i toni da campagna elettorale e lavorare per mandare via il premier Monti.
Pier Luigi Bersani, di conseguenza, risponde ad Alfano dicendo che proprio l’irresponsabilità della destra che non ha mantenuto gli accordi fatti un anno fa con l’entrata in campo di Monti ha aperto la campagna elettorale di cui parla Angelino Alfano. Il segretario dichiara che apprezza il gesto molto dignitoso del presidente del Consiglio che conferma la sua serietà.
Il ritorno in campo, o meglio, l’annuncio del ritorno in campo fatto da Silvio Berlusconi sembra quindi aver dato vita ad un vero e proprio terremoto politico: prima la sfiducia e la protesta del Pdl in Senato e dopo, conseguentemente, l’annuncio delle dimissioni del governo Monti mandato in minoranza. Ora si dovrà vedere se la Legge di Stabilità, così come detto dai partiti, sarà approvata in tempi rapidi o le varie votazioni e le varie proposte allungheranno l’iter burocratico.
Un punto interrogativo resta: ” Come reagiranno i mercati finanziari di fronte all’ennesimo cambiamento del paese Italia che solo lo scorso anno festeggiava la caduta del Governo Berlusconi ?