Un quilt realizzato a mano per scaldare e confortare i bimbi delle scuole materne, la prima consegna a Onna prima di Natale
12 novembre 2009 – Mi Chiamo Roberta Sperandio, ho 52 anni e vivo in provincia di Treviso. Pratico il patchwork da moltissimo tempo, un’arte questa che ho imparato negli USA negli anni ’80.
Il progetto “Mille Colori per i bimbi dell’Abruzzo” è nato nel mio cuore lo scorso 10 aprile, quando stavo assistendo all’ultimo saluto delle vittime dell’Abruzzo Anche in me come in molte altre persone è nato il desiderio di dare un aiuto concreto a questa popolazione così duramente provata. Il mio pensiero è andato ai bambini, soprattutto a quelli in età prescolare, ai quali è difficile far comprendere ciò che è successo, spiegare il perché non possono più tornare a casa, dormire nel loro letto e giocare con i propri giochi.
E’ in questo contesto che è nato questo progetto, “Mille colori per i bimbi dell’Abruzzo”. Ho coinvolto le associazioni patchwork e le singole quiltiste. Noi quiltiste, infatti sappiamo realizzare caldi e colorati quilts che scaldano gli occhi ed il cuore, i disegni ed i tessuti e le forme delle toppe rallegrano e fanno sognare. Avvolgersi in un quilt conforta e calma.
Non avevo la minima idea di che cosa sarebbe diventato “Mille Colori”! il progetto ha visto coinvolte molte donne italiane e del resto del mondo. Hanno risposto al mio appello con entusiasmo e generosità dagli Stati Uniti, dal Canada, Australia, Giappone, Malesia, Spagna, Inghilterra, Francia, Ungheria, Svizzera, Germania e Svezia.
Ogni donna che l’ha cucita ha fatto un gesto di amore pensando al futuro piccolo proprietario, con l’augurio di un nuovo inizio.
“Mille colori” sarà giunto a termine quando finalmente i patchwork saranno nelle manine dei loro piccoli proprietari, i bambini delle scuole materne abruzzesi.
Le oltre trecento coperte raccolte saranno personalmente consegnate da me e da mio marito Vincent. Ci auguriamo di farlo entro Natale!