L’ennesimo episodio di una truffa ai danni dello stato è stato messo in piedi da un’impiegata milanese che, seppur benestante, ha truffato l’Inps ritirando per tre anni senza averne il diritto la pensione del padre morto. Ma l’imbroglio della donna sabato è giunto al termine: infatti Luigia S., di 55 anni, è stata bloccata mentre prelevava 2.500 euro. Una somma che corrispondeva alla pensione di dicembre pari a 1.200 euro, 500 euro di accompagnamento più la tredicesima. La donna è stata bloccata dai carabinieri in borghese ed a confessato tutta la storia. L’impiegata ha dichiarato di aver cominciato a ritirare due o tre volte questa somma per poi essersi abituata a questo maggior introito e di non essere più riuscita ad uscire da questa situazione per paura delle conseguenze. L’impiegata avrebbe prelevato dopo la morte del padre per 36 volte la pensione per un totale di 60mila euro e 67 centesimi. La donna è stata processata per direttissima con l’accusa di truffa aggravata e continuata; ora è stata rimessa in libertà dopo la convalida dell’arresto e l’udienza è stata rinviata, in modo da permettere all’Inps di costituirsi nel procedimento.