Conferma della condanna per frode fiscale a quattro anni di reclusione per Silvio Berlusconi, rinviata invece alla Corte d’Appello di Milano la pena accessoria affinché venga rideterminata l’interdizione dai pubblici uffici. Questo il verdetto della Corte di Cassazione dopo sette ore in camera di consiglio. In sintesi se da una parte per l’ex premier è stata confermata la condanna dall’altra lo spettro dell’interdizione dai pubblici uffici in prima istanza determinato in cinque anni si allontana quindi per ora l’uscita dalla scena politica italiana per il cavaliere, che in serata ha inviato un videomessaggio nel quale ha denunciato” l’accanimento giudiziario nei suoi confronti” ed ha confermato che comunque resterà in campo.
Il destino di Berlusconi
La pena di cui tre anni sono coperti dall’indulto ed un anno con l’opzione di arresti domiciliari o servizi sociali sarà esecutiva ed eseguibile non appena la sentenza sarà al tribunale di Milano.
Ora Berlusconi dovrà decidere come scontare la condanna, considerando che ha 30 giorni per scegliere se affidarsi ai servizi sociali. Il Senato dovrà comunque esprimerà il suo parere visto che il cavaliere è un senatore della Repubblica per la sua eventuale decadenza dovrà essere avallata dalla Giunta per le elezioni del Senato.
Una sentenza storica
La sentenza di oggi a carico di Silvio Berlusconi segna una nuova pagina nella storia della politica italiana, non è mai successo infatti di avere il leader del primo partito politico italiano in termini di numeri condannato per frode allo stato. Inevitabili le ripercussioni dei partiti politici, ll Pd con un comunicato di Epifani che ha duramente preso le distanze ed ha invitato il Pdl a rispettare le decisioni assunte dalla Cassazione. I leader del Pdl invece subito dopo la sentenza hanno raggiunto palazzo Grazioli a Roma residenza romana di Berlusconi. Ora resta da vedere se il governo Letta resterà in piedi oppure si rischia la crisi di governo