Il cerchio si stringe attorno a Muammar Gheddafi. I ribelli sono penetrati a Tripoli. La brigata di pretoriani a difesa del Colonnello si e’ arresa e ha deposto le armi. Il Cnt ha reso noto che sono stati catturati Seif al Islam, secondogenito del leader libico, e suo erede designato e Saadi, terzogenito con la passione per il calcio.
Poco fa la tv di Stato libica ha trasmesso un nuovo messaggio audio di Muammar Gheddafi in cui, come nel pomeriggio, ha chiesto ai libici di imbracciare le armi e difendere Tripoli avvertendoli che in caso contrario saranno schiavi degli occidentali. Il Colonnello ha ribadito che se la città non sarà difesa domani sarà distrutta .
Infatti nuovi, furiosi combattimenti sono scoppiati di primo mattino intorno a Bab al-Aziziyah, la residenza-bunker di Muammar Gheddafi a Tripoli: secondo quanto dichiarato da fonti insurrezionali all’emittente satellitare pan-araba ‘al-Jazira’, a un certo punto carri armati sono stati visti uscire dal complesso e allontanarsene, sparando intorno a se’ e cannoneggiando un punto non meglio precisato. Al momento s’ignora comunque dove si trovi il Colonnello, che ieri aveva fatto trasmettere tre propri messaggi dalla televisione di regime, mentre i ribelli s’impadronivano di diversi quartieri della capitale, irrompendo anche sulla Piazza Verde, nel cuore della citta’. Sempre in centro, stando a fonti giornalistiche presenti sul posto, raffiche di armi automatiche intorno alle 5,30 ora locale, le 6,30 italiane, risuonavano nei paraggi dell’Hotel ‘Rixos’, dove sono rimasti confinati la maggior parte degli inviati dei mass media stranieri. Scontri armati anche nella parte sud di Tripoli, dove echeggiavano colpi di artiglieria pesante .