Libia – Sempre più critica la situazione in Libia dove elle ultime ore il numero dei morti sarebbe salito, secondo fonti umanitarie, a 46 persone e centinaia di feriti da arma da fuoco. Il teatro principale della rivolta è la regione orientale della Cirenaica, in particolare le città di Bengasi ed El Beida. L’accesso ad internet, secondo Arbor Networks, società di monitoraggio del traffico sulla rete, sarebbe stato interrotto in tutto il paese. Le manifestazioni proseguono e la gente chiede le dimissioni di Gheddafi che è al potere in Libia dal 1969. Forte però è ancora il sostegno al dittatore libico, soprattutto da parte dei comitati rivoluzionari, il pilastro su cui si basa il suo regime autocratico che, hanno minacciato di violente ritorsioni chiunque manifesterà contro il governo in carica. Intanto, dagli USA arriva la condanna di Obama per le violenze contro i manifestanti. Bahrein – Continuano anche in Bahrein le proteste. La polizia ha smesso di adoperare pallottole di gomme e ora spara proiettili veri. I morti finora sono sette. Ma oltre duecento persone sarebbero state gravemente ferite. un giornalista del New York Times, ha raccontato su Twitter il rapido susseguirsi degli eventi. La polizia avrebbe attaccato la folla disarmata, molte persone sono arrivate all’ospedale di Manama riportando gravi ferite alla testa, ma le ambulanze non sono riuscite a soccorrere tutti i feriti perché le forze di sicurezza impedivano l’accesso alla piazza.
di Redazione
19 febbraio 2011
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