Non c’è che dire, il 2011 è iniziato sotto i migliori auspici. L’attuale catastrofe giapponese sta facendo passare in secondo piano quanto avviene in Libia e in Bahrein, dove gli insorti sono presi di mira dai carri armati governativi. In Libia, ormai, grazie all’ipocrisia e all’atteggiamento attendista dei paesi occidentali, che, se da una parte esultavano alla possibile caduta del regime, dall’altra non hanno fatto nulla per dar sostegno ai ribelli, Gheddafi sta guadagnando terreno ed è ormai alle porte di Bengasi, roccaforte dei ribelli, dove si teme possa vendicarsi e fare una strage. Anche in considerazione delle sue ultime, minacciose, dichiarazioni, in cui ha promesso di schiacciare i ribelli, gli americani, i francesi e gli inglesi. Nel Bahrein, invece, dopo aver fatto entrare le truppe saudite in sostegno alla polizia locale, il monarca del piccolo regno ha fatto attaccare i dimostranti, accampati dal 19 febbraio scorso in Piazza della Perla, nel centro di Manama, per chiedere riforme democratiche, da centinaia di poliziotti a bordo di carri armati che hanno ripreso il controllo della piazza, dopo aver lanciato decine di granate lacrimogene sui dimostranti. Non è chiaro se ci siano state vittime. L’operazione è stata lanciata dopo che il re ha decretato ieri lo stato di emergenza. 

A seguito dell’assalto, gli agenti hanno preso posizione nel quartiere finanziario di Manama e hanno riaperto le strade bloccate dai manifestanti.
di Redazione Donnesulweb
16 marzo 2011
Qualcuno parla di maledizione dell’11! Di sicuro c’è che dall’inizio dell’anno tutto il mondo sembra in subbuglio e la cosa peggiore è che questa situazione sembra inarrestabile!