Tahera Ahmad denuncia una discriminazione avvenuta su un aereo dell’United Airlines. Ha chiesto una lattina di Coca-Cola non aperta, ma le è stata negata, mentre a un altro passeggero – non musulmano – è stata data una birra chiusa. E come se non bastasse sono arrivati anche gli insulti.
Discriminazione per una lattina di Coca-Cola? Così sembrerebbe. Tahera Ahmad è una donna musulmana, attivista pacifista e direttrice del programma interreligioso alla Northwestern University.
Si trovava su un volo della compagnia aerea americana United Airlines quando ha chiesto alla hostess una lattina di Coca-Cola. La hostess le ha dato una lattina già aperta, lei ha risposto se “per motivi igienici”, poteva averne una chiusa. La hostess le ha spiegato che per motivi di sicurezza vengono date le lattine aperte, perché chiuse “potrebbero essere usate come armi”.
Tahera Ahmad però non ci sta, insiste, e fa notare che all’uomo seduto vicino a lei – non musulmano – è stata data una lattina di birra chiusa. Insomma, sembrerebbe che la donna musulmana possa usare una lattina come arma, mentre l’americano non musulmano no e dunque ha diritto a una lattina chiusa. Un’eccezione inspiegabile se non con un atteggiamento discriminatorio.
Come se non bastasse, l’uomo inizia a insultare la donna, dicendole tra le altre cose “Tu, musulmana, chiudi quella ca**o di bocca”. Tahera Ahmad scoppia a piangere, si sente vittima di una discriminazione e decide di sfogarsi su Facebook.
Il post originale:
In poche ore la storia viene condivisa ovunque e scoppia il caso. La United Airlines si è scusata minimizzando però l’episodio e non affrontando l’argomento discriminazione, tanto che la donna è tornata alla carica con un secondo post dove conferma la sua prima versione del racconto e accusa la compagnia aerea di aver ridotto tutto “a una lattina di Coca Cola”, quando il vero problema è la discriminazione subita dalla donna.
L’episodio, apparentemente banale, è invece molto grave e significativo, sintomo di un mix di paranoia da attentato (la lattina usata come arma) e islamofobia (a lei la lattina già aperta, a lui no), ai quali si aggiungono il razzismo e forse anche il maschilismo dell’uomo che, aggressivo, ha verbalmente aggredito la donna dicendole di non lamentarsi. Come se non bastasse, a quanto pare nessuno degli altri passeggeri è intervenuto.
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.