E’ terminata la protesta dei comitati davanti a palazzo Silone, sede della Giunta regionale dell’Abruzzo. I partecipanti alla manifestazione ‘Senza case, senza lavoro L’Aquila non rinasce’ hanno messo fine al sit-in, cominciato subito dopo la fine del corteo. Un corteo pacifico, ma in cui non sono mancati momenti di tensione. Contestati Chiodi, Letta e il sindaco Cialente che ha partecipato nonostante gli slogan e le proteste degli altri manifestanti.
Un anno dopo le manganellate di Roma, riservate ai manifestanti nelle strade della capitale, la nuova mobilitazione degli aquilani ha riguardato case e lavoro. Case e’ l’appello incarnato dagli ospiti, sfollati e sfrattati, della caserma Campomizzi, ai quali oggi e’ stata riservata la prima fila.
Lavoro e’ l’appello che sta a cuore ai giovani ma anche alle associazioni di categoria che hanno aderito, da Confindustria a Confartigianato, passando per i partiti. Contestati Comune, Regione e governo: “Chiodi, Cialente, Letta il vostro tempo e’ finito, adesso andatevene tutti”. Per il sindaco dell’Aquila: “Il vero problema e’ l’emergenza democratica nel paese”.