Un lungo serpentone umano ha ricordato con una fiaccolata le 309 vittime del tremendo terremoto che ha colpito l’Aquila cinque anni fa
Organizzato dai parenti delle vittime del terremoto la fiaccolata commemorativa per ricordare 309 persone che hanno perso la vita nel sisma che il 6 aprile del 2009 alle ore 3,32 ha distrutto il capoluogo abruzzese. Quella notte oltre alle vittime ci furono 1500 feriti e 70 mila sfollati.
La marcia è partita da via XX Settembre per arrivare a piazza Duomo dove sono stati letti i nomi delle 309 vittime di cui 8 giovani che allora resiedevano in quello che è diventato uno dei luoghi simbolo del terremoto: La Casa dello studente.
Alla fiaccolata secondo le stime hanno partecipato in circa 12,00o persone tra cittadini e autorità locali. Presente anche il sottosegretario all’economia Legnini che da Renzi ha ottenuto la delega per la ricostruzione.
A distanza di cinque anni infatti la città dell’Aquila uno dei centri storici tra i più belli in Italia ancora soffre, le ferite inferte dal tremendo terremoto sono palesi a causa dei lavori che procedono con enorme lentezza . Una situazione questa che rende la vita dei cittadini difficile. Solo il 37% della popolazione infatti secondo un sondaggio del Comune non ha perso la speranza, mentre per il 63% la situazione è decisamente peggiorata rispetto al 2013.
In una intervista rilasciata a Radio 1 il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha così motivato il malessere dei cittadini: “ La gente sta male fino a quando non ci sarà il centro storico, luogo identificativo per una comunità, viene meno l’identità della persona , che si crea solo nei luoghi condivisi” Ha concluso Cialente
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