Nuova tragedia in nottata in acque internazionali nel Canale di Sicilia, un gommone proveniente dal Nord Africa è naufragato, un peschereccio egiziano, che è arrivato in soccorso, ha dato l’allarme. Le prime notizie parlano di undici persone a bordo, tutte disperse. Fra le quali un bambino. A Roma, arriva oggi all’approvazione del Consiglio dei ministri il piano immigrazione. Il ministro degli Interni Maroni ieri sera ha avuto il via libera di massima da Regioni, Comuni e Province. Sei navi dovranno trasferire altrove in meno di 60 ore i migranti che hanno raggiunto l’isola. Ma non si sa ancora dirette dove.

 Al termine dell’incontro fra Regioni e Governo, ministri e Governatori hanno assicurato “intesa e concordia in nome della solidarietà ”, le dichiarazioni di Governatori e amministratori leghisti sono state assai diverse da quelle, ad esempio, del Governatore pugliese Niki Vendola e dello stesso presidente della Conferenza delle Regioni, l’emiliano Errani. Il ministro Fitto e la maggioranza dei Governatori hanno sottolineato che “tutti gli immigrati saranno equamente ripartiti in ogni Regione, senza distinzione”, i governatori leghisti invece hanno escluso ospitalità a chi risulterà “clandestino” dall’identificazione che sulle navi si è iniziata a tentare.

 Il ‘nodo clandestini’, però, non è l’unico problema che ha oggi il Governo. Ieri, infatti, si è dimesso il Sottosegretario Pdl all’Immigrazione, Alfredo Mantovano, insieme a quelle del Sindaco del comune pugliese di Manduria, per protesta contro il sovraffollamento del Cie pugliese e l’ulteriore sovraccarico in arrivo da Lampedusa. “Non ci sto”, ha tagliato corto il pugliese Mantovano, annunciando l’abbandono del Governo. Intanto ieri a Lampedusa c’è stato lo show del premier Berlusconi, dove l’unica nota seria è stato l’annuncio che, in 48-60 ore, attraverso le navi che da giorni debbono arrivare, gli immigrati saranno trasferiti altrove. Tutto il resto è stato uno show pieno di promesse sul futuro dell’isola: “Il vostro premier – ha detto – ha il vezzo e l’abitudine di risolvere i problemi. I futuri arrivi dovrebbero essere contenuti sulle banchine, agli attracchi. Ci sarà una nave sempre presente per l’immediato imbarco per altre destinazioni. Potrà essere, come speriamo, la Tunisia o altra destinazione in Italia”. Poi ha proseguito: “Chiederemo per l’isola il Nobel per la Pace. Ma non solo. Io stesso – ha annunciato – mi sono comprato una villa, per essere un lampedusano anche io”. In pratica, ha fatto capire, il futuro di Lampedusa da oggi cambia perchè è lui ad aver preso in mano la gestione dell’emergenza. 
Il premier ha inoltre promesso che sull’isola sarà aperto un casinò, una campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie.

 Da Roma, contro lo show isolano del Premier, hanno tuonato le opposizioni. “Sull’emergenza immigrati siamo pronti a impegnarci ventre a terra – ha detto il segretario del Pd Bersani- ma Berlusconi a Lampedusa è andato a fare solo fuochi d’artificio, mentre il suo miracolo lo facevano i suoi in Parlamento sul processo breve”. E una nota dei parlamentari del Pd ha definito “una manifestazione di regime” quella organizzata per il Premier a Lampedusa. “L’unico giudizio possibile – hanno commentato i parlamentari siciliani di Fli – è quello dell’ambasciata Usa rivelato da Wikileaks: un premier clown. E cosa c’è di più inaccettabile di un clown in una tragedia?”.
di Redazione
31 marzo 2011
Di più inaccettabile c’è solo che quel premier purtroppo non avendo neppure un briciolo di dignità non ci pensa proprio ad andarsene fuori dalle scatole!