Lampedusa: tragedia in mare

lampedusa3132011Nuova tragedia in nottata in acque internazionali nel Canale di Sicilia, un gommone proveniente dal Nord Africa è naufragato, un peschereccio egiziano, che è arrivato in soccorso, ha dato l’allarme. Le prime notizie parlano di undici persone a bordo, tutte disperse. Fra le quali un bambino. A Roma, arriva oggi all’approvazione del Consiglio dei ministri il piano immigrazione. Il ministro degli Interni Maroni ieri sera ha avuto il via libera di massima da Regioni, Comuni e Province. Sei navi dovranno trasferire altrove in meno di 60 ore i migranti che hanno raggiunto l’isola. Ma non si sa ancora dirette dove.

 Al termine dell’incontro fra Regioni e Governo, ministri e Governatori hanno assicurato “intesa e concordia in nome della solidarietà”, le dichiarazioni di Governatori e amministratori leghisti sono state assai diverse da quelle, ad esempio, del Governatore pugliese Niki Vendola e dello stesso presidente della Conferenza delle Regioni, l’emiliano Errani. Il ministro Fitto e la maggioranza dei Governatori hanno sottolineato che “tutti gli immigrati saranno equamente ripartiti in ogni Regione, senza distinzione”, i governatori leghisti invece hanno escluso ospitalità a chi risulterà “clandestino” dall’identificazione che sulle navi si è iniziata a tentare.

 Il ‘nodo clandestini’, però, non è l’unico problema che ha oggi il Governo. Ieri, infatti, si è dimesso il Sottosegretario Pdl all’Immigrazione, Alfredo Mantovano, insieme a quelle del Sindaco del comune pugliese di Manduria, per protesta contro il sovraffollamento del Cie pugliese e l’ulteriore sovraccarico in arrivo da Lampedusa. “Non ci sto”, ha tagliato corto il pugliese Mantovano, annunciando l’abbandono del Governo. Intanto ieri a Lampedusa c’è stato lo show del premier Berlusconi, dove l’unica nota seria è stato l’annuncio che, in 48-60 ore, attraverso le navi che da giorni debbono arrivare, gli immigrati saranno trasferiti altrove. Tutto il resto è stato uno show pieno di promesse sul futuro dell’isola: “Il vostro premier – ha detto – ha il vezzo e l’abitudine di risolvere i problemi. I futuri arrivi dovrebbero essere contenuti sulle banchine, agli attracchi. Ci sarà una nave sempre presente per l’immediato imbarco per altre destinazioni. Potrà essere, come speriamo, la Tunisia o altra destinazione in Italia”. Poi ha proseguito: “Chiederemo per l’isola il Nobel per la Pace. Ma non solo. Io stesso – ha annunciato – mi sono comprato una villa, per essere un lampedusano anche io”. In pratica, ha fatto capire, il futuro di Lampedusa da oggi cambia perchè è lui ad aver preso in mano la gestione dell’emergenza. 
Il premier ha inoltre promesso che sull’isola sarà aperto un casinò, una campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie.

 Da Roma, contro lo show isolano del Premier, hanno tuonato le opposizioni. “Sull’emergenza immigrati siamo pronti a impegnarci ventre a terra – ha detto il segretario del Pd Bersani- ma Berlusconi a Lampedusa è andato a fare solo fuochi d’artificio, mentre il suo miracolo lo facevano i suoi in Parlamento sul processo breve”. E una nota dei parlamentari del Pd ha definito “una manifestazione di regime” quella organizzata per il Premier a Lampedusa. “L’unico giudizio possibile – hanno commentato i parlamentari siciliani di Fli – è quello dell’ambasciata Usa rivelato da Wikileaks: un premier clown. E cosa c’è di più inaccettabile di un clown in una tragedia?”.

di Redazione

31 marzo 2011

Ben tornato!