La caratteristica principale del nuovo governo Monti sarà la velocità. Su questo punto lo stesso premier ha tenuto a precisare che il suo governo “andrà di corsa”. E a riprova di ciò, ieri sera stessa, ha convocato un Consiglio dei ministri lampo per conferire gli incarichi ai ministri senza portafogli. Un altro, probabilmente, si terrà venerdì per affrontare il tema del completamento della squadra (mancano i sottosegretari, che in ogni caso, non saranno politici), ma – si ipotizza – anche provvedimenti sulla crescita in vista della riapertura dei mercati la prossima settimana.
Oggi alle 13 Monti parlerà al Senato, dove presenterà il suo programma e chiederà la fiducia e domani sarà la volta della Camera dei Deputati, successivamente, il governo sarà comletamente operativo.
Il premier è stato elogiato da molti partner europei (“Sono arrivati segnali importanti”, ha premesso), ma l’Europa – ha, per esempio, sottolineato anche Nicolas Sarkozy – si aspetta risposte concrete da parte dell’Italia.
Ieri, anche Silvio Berlusconi ha ribadito il suo giudizio positivo su Monti (“Siamo in buone mani, collaboreremo con lui”), ma si ritrova con un partito diviso al proprio interno. Martino e Rotondi, non voteranno la fiducia e per tenere alta la guardia l’ex premier ha fatto un appello all’unità e ha deciso di creare una sorta di ‘gabinetto ombra’ per controllare l’operato dell’esecutivo.