Continua la rivolta del mondo mussulmano per per protestare contro il film blasfemo anti -Islam.
In Libano, intanto, dove oggi è arrivato papa Benedetto XVI per una storica visita di tre giorni, un manifestante è stato ucciso negli scontri scoppiati a Tripoli, città nel nord del paese.
Anche Google, preoccupata dagli eventi, ha deciso di bloccare l’accesso al controverso filmato tratto dal lungometraggio “The Innocence of Muslism” in Libia e in Egitto anche se non ha rimosso il video dal suo sito web. Lo stesso ha fatto YouTube in India. La scelta del motore di ricerca è stata oggetto di critiche negli USA.
Secondo Kevin Bankston, direttore del progetto per la libertà di espressione al Center for Democracy and Technology, Google, da un lato bloccando il video sembra far passare il messaggio che proteste violente possano portare alla censura di contenuti su internet; dall’altro, bloccandolo solo in Egitto e in Libia è come se ammettesse di aver sbagliato a pubblicarlo in certi luoghi e situazioni.
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