Berlusconi, nel suo discorso di ieri a Milano, di fronte a un congruo numero di discepoli osannanti, ha promesso un nuovo miracolo: togliere l’Imu e restituirla entro 30 giorni dal suo insediamento al governo, questa volta come ministro dell’Economia, se il futuro presidente del Consiglio, il “fido” Angelino Alfano, lo destinerà a quell’incarico.La solenne promessa, come del resto lo furono anche tutte le altre fatte nelle precedenti campagne elettorali, è stata acclamata da tutto il popolo Pdl e anche da molti altri che hanno visto l’Imu, come l’ennesimo sopruso di un governo che, non ha altre risorse se non quella di spremere i cittadini con gabelle e sacrifici.Oltre all’Imu, Berlusconi ha promesso di togliere l’Irap e di non aumentare l’Iva, di tagliare la spesa pubblica di 80 miliardi in cinque anni. Ha dimenticato di aggiungere che trasformerà l’acqua in vino tutte le volte che apparirà in televisione.
Sul terreno delle promesse, Berlusconi ha vita facile rispetto ai suoi avversari che anticipa sempre e che, sono destinati a correggere, modificare, smentire, dargli dell’illusionista, del venditore, ecc. ecc. Monti ha detto che è un incantatore di serpenti, che vuole comprare i voti con gli stessi soldi degli italiani e che lui, da presidente del Consiglio, non ha fatto che applicare tasse di cui lo stesso Berlusconi aveva già preso accordi; Grillo, sempre a muso duro, ha replicato che Berlusconi è fuori dalla storia, Di Pietro ha detto che più che scioccante è una proposta sciocca. l’unico che ha avuto una parvenza di humor è stato Vendola che lo ha paragonato a Vanna Marchi.
Che Berlusconi sia un abile venditore ormai lo sanno anche i sassi, che sappia cogliere il momento opportuno per dire agli italiani quello che vogliono sentirsi dire, per poi, una volta al governo dimenticarsi o smentire quanto aveva promesso, è altrettanto noto. Quello che non si capisce è come mai, nessuno dei suoi avversari punti sull’arma dell’ironia per contrastarlo. Di ragioni e motivi ce ne sarebbero a sufficienza ma, tutti, s’ indignano, disprezzano, rispondono a muso duro, ottenendo l’esatto contrario dell’effetto che vorrebbero suscitare con le loro repliche. A questo punto, sarebbe più utile a loro causa, farsi scrivere le repliche da Crozza.