L’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo, il 7 per l’appunto, la classificazione dell’incidente nucleare alla centrale di Fukushima, provocato dal terremoto e dal successivo tsunami dell’11 marzo scorso in Giappone. Si tratta dello stesso grado di gravità che fu stabilito, appunto, per Chernobyl. Il livello 7 era già stato raggiunto almeno due settimane fa, secondo gli esperti nucleari di Green Peace. Intanto, questa notte, è stata registrata una nuova replica di magnitudo 6,4 sulla scala Richter: la scossa è stata avvertita anche a Tokyo. Dall’11 marzo scorso, i sistemi di raffreddamento abituali dei reattori di Fukushima sono guasti, cosa che ha comportato esplosioni e fughe radioattive nell’atmosfera e nell’Oceano Pacifico. Circa 80.000 persone sono state evacuate in un raggio di 20 chilometri attorno alla centrale, ma il governo ieri ha esteso il raggio di altri 10 km.

Le misure disponibili sulla radioattività della centrale di Fukushima “mostrano livelli equivalenti al livello 7”, ha dichiarato un responsabile dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. “In termini di volume di emissioni radioattive, le nostre stime li valutano circa al 10% di quelle emesse da Cernobyl”, ha commentato ancora l’agenzia. Questo livello 7 significa che una “grande fuga di materiale radioattivo” si è prodotto con “effetti considerevoli sulla salute e sull’ambiente”, ha spiegato ancora l’agenzia.


di Redazione
12 aprile 2011
Tutti dicono che in Italia non ci saranno ripercussioni, ma saranno in grado di controllare tutte le esportazioni giapponesi?
Io l’ho sempre pensato che sotto il disastro di fukushima ci fosse molto di più rispetto a quello che ci dicevano!