Il terremoto e il conseguente, terribile, tsunami che hanno finora lasciato sul terreno almeno 1600 morti accertati e oltre 10.000 dispersi che, potrebbero purtroppo, andare ad aumentare di molto il numero dei deceduti, hanno cambiato radicalmente l’area di Sendai colpita da questa immane catastrofe naturale. A questo va aggiunto anche un drammatico seguito, rappresentato dal rischio nucleare che di ora in ora sta assumendo sempre più i contorni di una seconda Chernobyl. Oltre al reattore numero 1 della centrale di Fukushima 1, si è aggiunto nelle ultime ore, il reattore numero 3 della stessa centrale che, sembra presentare una situazione ancora più grave del precedente. Il livello di radiazioni raggiunto attorno all’area è 1000 volte superiore alla normalità . Oltre 140 mila le persone evacuate nell’area. Nelle ultime ore è giunta anche la notizia che il numero di persone contaminate che in un primo tempo era nell’ordine della decina, adesso potrebbe essere di 160. In più località nella zona di Fukushima si registrano lunghe file per l’acqua potabile distribuita e che raccolgono in contenitori di fortuna: il consiglio è non uscire da casa e di respirare con le mascherine.
Alcuni esperti americani hanno dichiarato ieri che il rischio di una seconda Chernobyl non è da escludere, avanzando anche alcune critiche sulla lenta reazione del governo giapponese. Le critiche non sono mancate anche da parte della stampa nipponica che ha preso di mira il governo e la Tepco, la società che gestisce gli impianti nucleari, per le incertezze sui dati e sulle azioni da compiere.
di Redazione
13 marzo 2011
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