Comparso in pubblico dopo 4 giorni di assenza, il sanguinario colonnello ha arringato il popolo con le sue solite frasi di propaganda, promettendo di vincere questa battaglia contro le forze fasciste che hanno osato mettersi contro di lui. Nel frattempo, fonti ben informate, vicine al sottosegretario di Stato americano Hillary Clinton, hanno comunicato che il raiss, attraverso uomini fidati, sta contattando diversi paesi per garantirsi una tranquilla uscita di scena. Sul fronte militare continuano le operazioni della coalizione per l’attuazione della risoluzione Onu e continuano anche i bombardamenti delle truppe di Gheddafi nei confronti di alcune città, uccidendo gente inerme. Sembra intanto che all’interno della coalizione si stia facendo un po’ di luce sulla linea di comando che, nei prossimi giorni, dovrebbe passare alla Nato. Ieri sera, infatti, dopo un colloquio tra Obama, Sarkozy e Cameron, si è arrivati a questa definizione. Ennesima gaffe, invece, da parte del governo italiano che da un lato è interventista, avocando a sè, nei giorni scorsi, il comando delle operazioni militari, dall’altra, attraverso le dichiarazioni di ieri del premier, è dispiaciuto per la situazione che Gheddafi sta vivendo attualmente. Non c’è che dire, un bell’atteggiamento ondivago che la dice lunga sulle considerazioni che gli altri paesi possono farsi sulle nostre posizioni e che, una volta finito questo conflitto, sarà di grande aiuto al tavolo delle trattative.
di Redazione
23 marzo 2011
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