Francia, Macron al secondo turno delle elezioni francesi. Le sue sfide? Battere Marine Le Pen per arrivare all’Eliseo e governare un paese profondamente diviso.
Francia le elezioni presidenziali il punto della situazione visto da Parigi.
Come avevamo previsto qualche mese fa (in tempi non sospetti) Emmanuel Macron è arrivato al secondo turno, contro Marine Le Pen. Molti i segni che puntano verso una possibile vittoria del candidato del movimento En Marche ! ma in un contesto sociale particolarmente frammentato, la strada per la presidenza francese è lastricata di ostacoli.
Da outsider a protagonista del faccia a faccia che ha spinto fuori dallo scenario politico d’oltralpe i due grandi partiti tradizionali di sinistra e di destra (Il Parti Socialiste che aveva portato alle elezioni Benoît Hamon e Les Républicains, guidati alle urne da François Fillon), il giovane Macron si prepara ad affrontare due grandi sfide.
Le grandi sfide di Macron
1) Battere marine Le Pen al secondo turno
Per arrivare all’Eliseo Macron deve prima battere Marine Le Pen al secondo turno. Per farlo potrà contare su un’interessante base elettorale conquistata a tempo di record, ma dovrà convincere gli elettori che hanno accordato la propria preferenza ai suoi nove avversari. Numerosi i sostegni di peso che si sono già schierati dalla sua parte per opporsi al Front National (tra i quali l’attuale primo ministro Bernard Cazeneuve, il suo predecessore Manuel Valls, la direzione del partito comunista, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, l’eliminato Fillon ed uno dei volti più rappresentativi della destra: Alain Juppé).
Restano due settimane per dare consistenza al sollievo degli europeisti e all’euforia dei mercati.
Sul suo eventuale trionfo al secondo turno plana la minaccia dell’astensionismo. Molti elettori delusi non si renderanno alle urne il 7 maggio, altri (soprattutto gli Insoumis di Jean-Luc Mélenchon riuniti dietro l’hashtag #SansMoile7Mai) potrebbero optare per la scheda bianca, con una decisione che sarà riconosciuta secondo la legge del 21 febbraio 2014, ma non presa in conto nel totale dei suffragi.
Insomma si prospettano quindici giorni di passione.
2) Governare un paese profondamente diviso
Per riuscirci il presidente dovrà ottenere un risultato compatibile alle elezioni legislative, previste tra poche settimane l’11 ed il 18 giugno 2017. I risultati della tornata elettorale peseranno sull’organizzazione del paese durante i prossimi cinque anni.
Nel caso in cui sarà eletto Macron dovrà mettere in piedi un governo stabile, e far tacere le voci discordanti di coloro che, nel migliore dei casi, lo accusano di inesperienza e, nel peggiore, lo classificano come marionetta dei poteri forti (soprattutto quelli oscuri della finanza).
Emmanuel Macron e Marine Le Pen fianco a fianco
I due candidati sono stati entrambi invitati dal Presidente Hollande all’omaggio nazionale per ricordare Xavier Jugelé, il poliziotto ucciso durante l’attacco agli Champs-Élysées del 20 aprile 2017. Un appuntamento altamente simbolico.