Una donna che uccide i suoi 8 figli neonati frutto della relazione incestuosa col padre e riesce a nascondere tutto per anni al marito e alle figlie. L’incredibile storia arriva dalla Francia e si è rischiato che tutto finisse in prescrizione
Quella di Dominique Cottrez è una storia incredibile: il 24 luglio 2010 nella cittadina di Villers-au-Terte, nel nord della Francia, una famiglia che aveva appena acquistato un immobile, facendo dei lavori in giardino, scoprì casualmente due sacchi di plastica condenti i resti di due corpicini di neonati.
La casa apparteneva al padre (morto tre anni prima) di una donna Dominique Cottrez: tre giorni dopo il macabro ritrovamento la stessa ammetteva di fronte alle autorità di essere l’autrice degli omicidi di quelli che erano i suoi due figli appena nati.
Oltre ai primi 2 corpi, altri 6 in un garage
La Cottrez nel corso degli interrogatori raccontò che c’erano altri sei corpi nel garage di casa sua, a soltanto un km di distanza. In totale quindi 8 neonati uccisi e nascosti per moltissimo tempo. Sui corpi nessuna violenza: tutti erano stati soffocati alla nascita.
La donna dichiarò ai magistrati che tutti quei figli erano frutto della relazione sessuale con il padre (deceduto nel 2007), quindi di un incesto.
Dopo 2 anni di detenzione provvisoria la Cottrez era stata scarcerata e ora si è arrivati al processo. Essendo passato così tanto tempo dai fatti si rischiava che tutto cadesse in prescrizione e che nessuno venisse giudicato colpevole di queste terribili morti.
10 anni per la prescrizione
In Francia i reati cadono in prescrizione, cioè non sono più giudicabili, dopo 10 anni. Ma il caso è diventato materia di disputa legale perché ci si era divisi sulla data di inizio della prescrizione: dal momento in cui sono stati commessi i fatti, e in questo caso la Cottrez sarebbe stata ingiudicabile, o dalla data della ritrovamento dei corpi.
Dopo 3 anni di giudizi contrastanti la Corte di Cassazione francese ha stabilito che in questo caso la prescrizione cominciava dalla data di ritrovamento dei corpi tenendo conto del criterio del “reato dissimulato”.
Spirale psichica
Persa la battaglia sulla prescrizione la linea della difesa della Cottrez mirerà a dimostrare la sua incapacità di intendere durante i fatti: una “spirale psichica” per cui i figli non avevano alcuna identità , se non quella perversa di essere il frutto dell’incesto col padre.
La vicenda ha ancora più dell’incredibile se si considera che molti degli omicidi sono avvenuti quando la Cottrez era già spostata con Pierre-Marie Cottrez (con il quale ha avuto 2 figlie). La sua obesità pare avesse però contribuito a tenere nascosto al marito e a tutti i conoscenti le gravidanze in corso.
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