L’ultimo rapporto Eurispes da un’immagine impietosa di quello che una volta “fu” il maschio italiano. Secondo il rapporto infatti, l’uomo italiano si sta trasformando sempre piĆ¹ in una “casalinga”, non si capisce se per convinzione o costrizione, fatto sta che molti dei lavori domestici, sono oggi svolti dagli uomini: il 53,3% di loro apparecchia la tavola, il 46,8% non passa una tranquilla settimana se non va al supermercato, il 32,9% adora cucinare e guai a chi non gli riconosce doti da chef, il 35,6% raccoglie e porta fuori il sacchetto dei rifiuti, solo il 23,7% ama pulire il bagno e meno ancora sono quelli che usano la lavatrice, un misero 19,4%. Le percentuali crescono quando si tratta di accudire i figli, il 94,8% dei papĆ ĆØ pronto ad assisterli in caso di malattie, il 70% cambia regolarmente il pannolino, in modo perfetto e a volte con piĆ¹ cura della mamma. Insomma un uomo che si rimbocca le maniche ovunque c’ĆØ bisogno e che subito dopo, perĆ², corre ai ripari passandosi la crema per le mani o quella antirughe. I prodotti di bellezza sono diventati il rifugio consolatorio del maschio italico, tanto che negli ultimi tre anni ha speso oltre 200 milioni di euro per farsi bello, stimolando le aziende del settore a lanciare linee di cosmetici per uomo che, oggi, rappresentano il 10% del loro fatturato complessivo. Ma l’aspetto fisico, da parte dei maschi, ĆØ ritenuto tanto importante da ricorrere anche alla chirurgia plastica, soprattutto superati i 50 anni. Oltre 670 mila italiani sono affetti da “vigoressia”, cioĆØ l’ossessione per l’aspetto fisico e, per porre rimedio ai difetti il 22% di loro fa interventi di liposuzione di fianchi e addome, il 16% fa il trapianto dei capelli, il 14% la rinoplastica, un buon 12% dallo sviluppato senso estetico, si rivolge alla liposcultura al laser per rimodellare i pettorali, l’8% fa trattamenti di lifting e il 5% la blefaroplastica. Insomma ĆØ arrivata l’era dell’uomo che magari non pensa come una donna ma, agisce sempre piĆ¹ al femminile. E se il maschio sembra sempre piĆ¹ confuso e la donna sempre piĆ¹ sola, sembra che la colpa di ciĆ² ricada proprio su quest’ultima che quando si fidanza o si sposa tende a considerare l’uomo al suo fianco come un servitore e lentamente lo trasforma a sua immagine e somiglianza, per ritrovarsi alla lunga, con un’altra “quasi donna” al proprio fianco che ha perso molto della propria “mascolinitĆ ” originaria.
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29 gennaio 2011
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Neppure io ci vedo niente di male che l’uomo aiuti in casa. Di sicuro non lo rende meno virile (almeno non agli occhi delle donne!!!)
Io sono d’accordo per la paritĆ dei sessi anche in casa: noi donne lavoriamo, accudiamo, la casa, i figli e la famiglia piĆ¹ in generale, ed essere aiutate dai nostri compagni mi sembra davvero il minimo!