Sono già migliaia i dimostranti radunati in piazza Tahrir al Cairo. L’obisttivo finale dei dimostranti è marciare verso il palazzo presidenziale chiedendo le dimissioni di Mubarak. Ieri intanto anche l’ultimo internet provider è stato costretto a spegnere il servizio, per cui oggi l’Egitto è isolato. Intanto il principale oppositore al regime, Ali El Baradei, in un’intervista rilasciata alla Cnn ha dichiarato rivolgendosi alla politica americana: “E’ necessario che inizi a costruire la fiducia con la gente, non con chi opprime la gente”. Nel frattempo c’è anche una presa di posizione da parte dell’Iran che auspica un rapido rovesciamento del leader egiziano e la creazione di una repubblica islamica in modo da favorire i rapporti tra i due paesi che non hanno relazioni diplomatiche da oltre 30 anni, interrotti da Teheran per protesta per la firma dei trattati di pace di Camp David tra Egitto e Israele. L’auspicio iraniano è quello della creazione di un grande e potente Medio Oriente islamico capace di tenere testa ad Israele.
1 febbraio 2011
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