Domani mattina, a Perugia, è prevista la sentenza per l’omicidio di Meredith Kercher. La città è assediata da oltre 400 giornalisti di tutte le più importanti testate mondiali. I giornalisti americani e inglesi sono quelli che la fanno da protagonisti, anche per il numero di pulmini con antenne satellitari parcheggiati di fronte al palazzo di giustizia del capoluogo umbro. La sentenza sarà trasmessa in diretta in tantissimi paesi e quello che è stato un delitto di provincia, è assurto alle cronache planetarie per il semplice fatto che l’accusata numero uno è una cittadina statunitense e la vittima una cittadina di sua maestà britannica.
La sentenza di domani rischia di rendere ancora meno credibile sul piano internazionale la giustizia italiana. Negli Usa e anche in città , la convinzione è che sia Amanda Knox che il suo ragazzo Raffaele Sollecito, saranno assolti, ribaltando la sentenza del processo di primo grado.
In ogni caso, anche se i due ragazzi dovessero essere condannati, la giustizia e i magistrati italiani, subiranno un attacco terribile.
Già da oltre oceano, soprattutto da parte dell’establisment americano, arrivano accuse d’ogni genere, in particolare sulla scarsa attendibilità delle indagini che hanno portato ad accusare e detenere una cittadina americana. Come se la loro giustizia fosse immune da colpe o da errori come quelli che la scorsa settimana hanno portato, dopo 19 anni di detenzione, alla pena capitale Troy Davis, per salvare il quale si era mobilitato il mondo intero, Papa compreso e In particolare, un esperto come l’ex direttore della Cia ed ex giudice William Sessions aveva sottolineato che sulla sua colpevolezza c’erano “seri dubbi, alimentati da ritrattazioni di testimoni, accuse di coercizione da parte della polizia, e mancanza di serie e concrete prove.
Nel processo di Perugia ci sono stati finora incongruenza, dilettantismo, come quando la polizia eseguì una perquisizione alterando la scena del crimine, superficialità e fretta di concludere per trovare un colpevole. Questo è stato dimostrato dei due avvocati della difesa che si aspettano per domani una piena assoluzione. Certamente non c’è stata e non c’è nessuna voglia di trattare Amanda Knox come carne da macello, così come vogliono e stanno facendo credere i media e i palazzi del potere americani.
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