Una signora americana di chiare origini italiane, Danielle Tarantola, ha investito 50 mila dollari perché un laboratorio sudcoreano clonasse il Dna dello suo povero Trouble , il suo fedele amico a 4 zampe scomparso, producendo, nell’ottobre scorso, “Double Trouble”.
Come spiega il quotidiano britannico The Times che ha riportato la notizia, la vicenda non finisce qui, perchè non si tratta di un caso isolato: diversi proprietari di cani hanno ingaggiato i servigi della Sooam Biotech Research Foundation, di proprietà del genetista Hwang Woo Suk che fu licenziato dall’Università di Seoul per aver annunciato la falsa clonazione di cellule staminali umane. Sembra che il genetista, abbia comunque avuto maggiore fortuna con i cani tanto che il suo primo esperimento riuscito nel campo risale già al 2005.
Naturalmente, avere un uguale Dna non garantisce certo di ottenere una copia perfetta dell’originale. In primo luogo perché sono nati da madri diverse (il cui Dna presiede alle prime fasi di sviluppo dell’embrione) ma anche l’esperienza ambientale è irripetibile. Ad ogni modo la signora Tarantola è soddisfatta del risultato e ha dichiarato che se necessario non avrà esitazioni nel fare di nuovo ricorso alla clonazione.
Come spiega il quotidiano britannico The Times che ha riportato la notizia, la vicenda non finisce qui, perchè non si tratta di un caso isolato: diversi proprietari di cani hanno ingaggiato i servigi della Sooam Biotech Research Foundation, di proprietà del genetista Hwang Woo Suk che fu licenziato dall’Università di Seoul per aver annunciato la falsa clonazione di cellule staminali umane. Sembra che il genetista, abbia comunque avuto maggiore fortuna con i cani tanto che il suo primo esperimento riuscito nel campo risale già al 2005.
Naturalmente, avere un uguale Dna non garantisce certo di ottenere una copia perfetta dell’originale. In primo luogo perché sono nati da madri diverse (il cui Dna presiede alle prime fasi di sviluppo dell’embrione) ma anche l’esperienza ambientale è irripetibile. Ad ogni modo la signora Tarantola è soddisfatta del risultato e ha dichiarato che se necessario non avrà esitazioni nel fare di nuovo ricorso alla clonazione.