La notizia se non fosse vera nella sua tragicità avrebbe dell’incredibile. Un pastore 47enne di Villaperuccio, un comune del Sulcis, ha prima rubato una cagnetta di razza Beagle, l’ha portata in un’abitazione disabitata, l’ha legata a una branda e l’ha stuprata.
L’uomo, che ha seri disturbi mentali, è stato colto sul fatto dal proprietario della cagnolina, un allevatore della zona che era andato a cercarla assieme ai fratelli. I carabinieri, arrivati anch’essi sul fatto, dopo una tempestiva segnalazione, hanno salvato, arrestandolo, il violentatore che ha rischiato di essere linciato. L’uomo, è stato condannato ad un anno di libertà vigilata, grazie anche all’intervento dell’avvocato difensore Matteo Perra (che per uno strano caso del destino in spagnolo vuol dire cagna).
La cagnetta, invece, visitata da un veterinario che ha riscontrato gravi lesioni, dovute alla violenza sessuale.
L’uomo, che ha seri disturbi mentali, è stato colto sul fatto dal proprietario della cagnolina, un allevatore della zona che era andato a cercarla assieme ai fratelli. I carabinieri, arrivati anch’essi sul fatto, dopo una tempestiva segnalazione, hanno salvato, arrestandolo, il violentatore che ha rischiato di essere linciato. L’uomo, è stato condannato ad un anno di libertà vigilata, grazie anche all’intervento dell’avvocato difensore Matteo Perra (che per uno strano caso del destino in spagnolo vuol dire cagna).
La cagnetta, invece, visitata da un veterinario che ha riscontrato gravi lesioni, dovute alla violenza sessuale.
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