Gli avvertimenti al governo Berlusconi da parte di Standard & Poor’s e di Confindustria, riguardo la crisi economica che sta travolgendo l’Italia, attirano l’attenzione della stampa internazionale. La reazione del presidente del Consiglio al declassamento da parte dell’agenzia di rating è in homepage sul sito della CNN. “Berlusconi spara contro il downgrade dell’Italia” sostenendo che le valutazioni di S&P’s – riporta fedelmente l’emittente Usa, “sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche”.
Ampio spazio sull’edizione online di BBC News dove c’è un’ampia pagina dedicata all’economia italiana e ai “timori degli industriali. Per il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, si legge sul sito di informazione britannico, “il declassamento del suo paese da parte della più importante agenzia di rating americana è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
“Un’Italia senza riforme paga con il downgrade” scrive Guy Dinmore sul FINANCIAL TIMES, aggiungendo che nel giudizio di S&P’s sul merito di credito sovrano della “terza principale economia dell’eurozona”, l’agenzia ha sottolineato che il ‘fragile’ governo di centrodestra ha dimostrato di non essere all’altezza della situazione. Anche il quotidiano economico-finanziario francese LES ECHOS, fa notare la risposta di Berlusconi “Si è infuriato per il downgrade dell’Italia” denunciando una “manipolazione da parte dei media”.
Per il connazionale OUEST FRANCE – diffusissimo quotidiano regionale – l’Italia vive ormai in uno stato di “coma berlusconiano” in cui “un governo sopravvive a se stesso, incapace sia di provocare una reale crisi parlamentare che di avviare la benché minima riforma. Incapace, di far fronte alla più grave crisi economica del dopoguerra”. Su questo giudizio, secondo il giornale francese, “sindacati e industriali hanno giudizi convergenti”.
Mentre lo spagnolo EL PAIS, è lapidario sull'”aggravarsi della crisi” insiste sul giudizio di S&P’s e sulla risposta di Berlusconi. “L’agenzia di rating – scrive il quotidiano – mette in dubbio la capacità dell’esecutivo di affrontare la crisi”. Per il quotidiano svizzero LE TEMPS, “l’Italia paga il prezzo degli errori del suo premier. Silvio Berlusconi – osserva Le Temps – si rifiuta categoricamente di prendere in considerazione l’ipotesi di dimissioni prima della fine di legislatura nel 2013”.
La situazione economica sembra, aver spazzato via la cronaca sul materiale delle intercettazioni a sfondo erotico riguardanti il premier. Anche se sul canadese TORONTO STAR, l’editorialista Rosie DiManno fa notare che “negli ultimi giorni, i quotidiani di tutto il mondo hanno pubblicato le foto di Silvio Berlusconi e Dominique Strauss-Kahn sulla stessa pagina, nelle sezioni di politica estera. Mentre alla fine questi due personaggi hanno soltanto un più banale comune denominatore: il sesso”.
Fonte: TMNews
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