Coronavirus, l’elenco di cosa è vietato fino al 3 aprile e cosa è possibile fare
La diffusione sempre più ampia del Coronavirus in Italia ha costretto il governo a prendere la decisione drastica di dichiarare l’intero paese “zona protetta”. Questo tramite un nuovo decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte.
In pratica si tratta di un’estensione a livello nazionale delle restrizioni già previste nella cosiddetta zona rossa, ovvero la Lombardia e numerose province del nord. Visto che questa decisione impone restrizione per tutti, almeno fino al 3 aprile, vediamo in questo articolo cosa è possibile fare e cosa non lo è.
Coronavirus Italia: elenco cose vietate e consentite
Spostamenti
Il sistema di mobilità in questo periodo è ridotto. Infatti, sono vietati tutti gli spostamenti con ogni mezzo tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. In altri termini ci si può spostare solo per:
- esigenze lavorative.
- Necessità, come ad esempio l’acquisto di beni alimentari o di farmaci.
- Motivi di salute.
Se necessario ci si può quindi spostare, ma bisogna avere un’autocertificazione, da esibire su richiesta delle autorità, di cui vi riportiamo il link al modello che potete scaricare
Per chi dichiara il falso o trasgredisce le direttive sono previste sanzioni penali, fino all’arresto.
Infine, per chi è risultato positivo al coronavirus o è stato messo in quarantena, c’è il divieto assoluto di muoversi dalla propria abitazione.
Lavoro
Come detto, ci si può spostare per andare a lavoro, con mezzi propri o pubblici, ma quando possibile sono da preferire telelavoro o smartworking da casa. Ai datori di lavoro è stato raccomandato di: “promuovere la fruizione per i lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”.
I meeting e le conferenze non si possono fare, ma sono possibili conference call e chiamate a distanza.
Sport
Il nuovo decreto vieta in tutta Italia eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sia in luoghi pubblici sia in quelli privati. Quindi sono sospesi il campionato di serie A di calcio e tutte le altre discipline sportive. Non si può inoltre:
- andare in palestra, in piscina, negli impianti sciistici, nei centri termali o benessere.
- organizzare una partita di calcetto o riunioni di persone in centri sportivi per praticare ogni altra attività sportiva, anche amatoriale.
Feste e socialità
- In questo periodo le feste non saranno più consentite: vietati gli assembramenti e i raduni in pubblico in tutta Italia.
- Sono da evitare le visite in casa di amici e parenti, specie se si tratta di persone anziane.
- Chiusi musei e siti archeologici, gallerie d’arte, cinema, teatri, pub, sale giochi o scommesse e discoteche.
- Aperitivi consentiti, bar e ristoranti resteranno aperti dalle 6:00 alle 18:00, rispettando l’obbligo della distanza di sicurezza di 1 metro tra clienti.
Chiesa e cerimonie
Le messe e tutte le cerimonie civili e religiose, compresi matrimoni e funerali sono sospese. I luoghi di culto come le chiese possono restare aperti, ma solo se adottano le misure di sicurezza e garantiscono la distanza di un metro fra le persone.
Supermercati e merci
I supermercati restano aperti, quindi si può continuare a fare la spesa, evitando gli assembramenti che rischiano di favorire i contagi. Per questo gli ingressi sono contingentati. I centri commerciali e gli ipermercati sono chiusi nel weekend.
Le merci, così come i bene alimentari, continueranno a circolare regolarmente.
Scuole, università e concorsi
Scuole di ogni ordine e grado, incluso le università, resteranno chiuse in tutta Italia fino al 3 aprile. Stop anche ai concorsi pubblici e agli esami per la patente, mentre sono consentiti quelli per via telematica e quelli destinati ai medici.
Queste in linea generale le cose che è possibile fare e quelle che non lo sono, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto del presidente del consiglio. Nella speranza che riescano a contrastare in tempi brevi la diffusione del virus in Italia.
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web