Si è concluso in mattinata il coprifuoco a Tunisi. Ciò nonostante, nella notte ci sono stati disordini in varie parti della città che si sarebbero conclusi con la morte di un tassista.
Nella via centrale di Tunisi, l’Avenue Bourghiba, la vita sembra essere tornata quella di sempre. Il bilancio delle vittime delle ultime 24 ore è di 3 morti nelle cittadine di Douz e Thala. Feriti ci sarebbero a Sfax.
Ieri, il presidente Zine Abidine Ben Ali, ha deciso di licenziare il ministro degli interni, mentre il premier Mohammed Ghannouchi ha annunciato la creazione di una commissione di inchiesta sulla corruzione, come da tempo richiesto dall’opposizione e dalle ong che operano nel Paese. L’opposizione ha chiesto inoltre la formazione di un governo nazionale che dia vita alle profonde riforme di cui ha bisogno il paese. Nel frattempo, la polizia ha arrestato il capo del partito comunista locale che in Tunisia è considerato illegale.
Sul web, intanto, si susseguono le voci: dal possibile golpe militare, alla fuga negli Emirati arabi di moglie e figlie di Ben Ali.
13 gennaio 2011
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Purtroppo gli scontri continuano ancora e credo che continueranno fino a quando la situazione non si risolverà (almeno in parte). Questo Paese ha bisogno di di riforme, di persone in gamba in grado di governarlo, ma soprattutto avrebbe bisogno di un pò di pace!!!
e’ un vero peccato che questa bellisima terra continui a soffrire in questa maniera! io non sono per la violenza civile, anche perchè penco che sia più deleteria che altro, senza contare che alla fine le conseguenze comunque le pagano i civili, comunque ritengo che per essere arrivati a tanto gli abitanti di Tunisi sono davvero ridotti allo stremo!!!