Alle dichiarazioni forti il leader del Movimento 5 stelle ci ha ormai abituato. Da comico e animale da palcoscenico quale è ha il gusto per l’iperbole e a volte si lascia andare a forti provocazioni. Sul palco di Bologna Grillo a un certo punto, parlando del Mali, ha citato al-Qaeda: “Bombardiamo i musulmani? Ma se Al Qaida si incazza, viene qua e fa una rappresaglia con chi ce la dobbiamo prendere? Io voglio dire a tutti gli amici musulmani che io non sono con i francesi, non l’ho deciso io. Se proprio volete bombardare o mandare qualche missile, ve le diamo noi le coordinate”, seguono le coordinate gps della Camera dei deputati di Roma. “Ma fatelo prima del 25 febbraio sennò finisce che ci prendiamo anche noi”, aggiunge poi riferendosi alle elezioni. La frase chiaramente non passa inosservata, le agenzie di stampa la riprendono e scoppia la polemica. Ma Grillo chiarisce: “Scrivono che io vorrei che Al Qaida bombardasse l’Italia? Io ho detto questo? È questo il vero fascismo. Io non ho mai detto che Al Qaida deve bombardarci”, spiegando poi che si trattava di un paradosso e che in realtà si riferiva ai bombardamenti francesi. Ma in campagna elettorale anche un comico deve stare attento a quello che dice, specialmente se il suo partito è dato al 18%.