Sono scattati gli ordini di custodia restrittiva nei confronti di appartenenti a un’organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri. Ordine di arresto e’ stato emesso anche nei confronti del capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, già sospeso dall’attività agonistica per tre anni da parte della giustizia sportiva. Il giocatore, assieme ad altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del “Ravenna Calcio”, sarebbe coinvolto nella ‘combine’ di due partite dell’Atalanta del campionato di calcio di serie B della scorsa stagione.
L’operazione odierna costituisce la seconda tranche dell’inchiesta, sempre condotta dalla Procura della Repubblica di Cremona, conclusasi lo scorso giugno con la cattura di 16 altri indagati, tra i quali l’ex calciatore “Beppe” Signori e gli altri giocatori di calcio Marco Paoloni, del Benevento, nonché Vincenzo Sommese e Marco Micolucci, dell’Ascoli.
Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono compresi giocatori e ex-giocatori italiani, risultati essere coinvolti nel fenomeno del calcio-scommesse, tra i quali Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall’attività agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia), Alessandro Zamperini (ex calciatore di Serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (ex noto calciatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma).
Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
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