Paolo Bosusco e’ stato rilasciato dai ribelli maoisti, dopo quasi un mese di prigionia. Il tour operator che, era stato sequestrato assieme a un altro italiano, Claudio Colangelo, già liberato due settimane fa, e’ stato consegnato a un mediatore locale nel distretto di Kandhamal, un’area tribale impervia e ricoperta dalla foresta tropicale: la stessa dove i due italiani erano stati catturati mentre stavano compiendo un trekking.
Apparso sereno e di buon umore, Bosusco ha dichiarato al Tg1: “Ho fatto una vacanza pagata”. “Sto bene”, ha assicurato, “sono forte e me la sono cavata”, nonostante il cibo scadente e due attacchi di malaria. Gli insorti, ha comunque sottolineato l’ex ostaggio, lo hanno trattato bene. La notizia della imminente liberazione dell’italiano era arrivata qualche ora prima: un gruppo di giornalisti locali si é inoltrato nella foresta al confine tra i dipartimenti di Kandhamal e Ganjam insieme al mediatore Dandapani Mohanty. Poi il trasferimento in un villaggio confinante con la zona controllata dai maoisti e accessibile via auto. Infine l’attesa conferma. Ieri il leader dei ribelli Sabyasachi Panda, in un audio messaggio, aveva annunciato il rilascio di Bosusco attraverso un “processo democratico” in cui il governo dell’Orissa si sarebbe impegnato a migliorare le condizioni delle comunità tribali.
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