Dopo seno, labbra e glutei, il boom del momento è il “ringiovanimento vaginale”. Tra New York, Florida e Los Angeles, c’è una vera corsa al rifacimento di vagine e aree puberali, ma anche il Regno Unito sono tante le donne che aspirano ad avere una “vagina alla Barbie”. Le procedure piu’ gettonate vanno dalla riparazione del’imene (gettonato dalle ragazze mediorientali che hanno perduto la verginita’ ma la vorrebbero in vista del matrimonio) al rassodamento dei muscoli vaginali, dalla correzione delle labbra, alla liposuzione dell’area del pube.
Da interventi che erano riservati alla cura di problemi patologici come la cura dell’incontinenza, malformazioni congenite, lesioni provocate dal parto, si è passati alle tecniche per migliorare la soddisfazione sessuale e correggere l’aspetto di genitali femminili che le donne percepiscono come anormali, asimmetrici o semplicemente invecchiati.
La richiesta di interventi del genere è talmente cresciuta che oggi c’è addirittura un congresso sull’argomento per quei medici interessati a questo tipo di chirurgia. Nel 2009 le americane hanno speso quasi 7 milioni di dollari per interventi usualmente condotti in day hospital. In Gran Bretagna lo scorso anno le operazioni del genere sono state oltre un migliaio, il 70 per cento in piu’ dell’anno precedente, a carico del Servizio Sanitario Nazionale.