Te l’avevano detto che sarebbe cambiato tutto. Ma, la regola è sempre la stessa, finchè non provi… E solo quando ce l’hai tra le braccia, il tanto sospirato bebè, che ti accorgi di quanto sia meraviglioso, una gioia incommensurabile, una felicità che non ha paragoni, ma al tempo stesso, una specie di tornado dalle conseguenze inimmaginabili. Quel minuscolo esserino è, inconsapevolmente, l’ombelico del mondo (all’interno delle tue mura domestiche) e un temibile tiranno. E’ lui che ora detta le regole di casa. Tutto ruota intorno ai suoi bisogni, tra poppate e cambio di pannolini, tra visite dal pediatra e incursioni di vecchie ziette prodighe di consigli, perchè è sempre vestito troppo o troppo poco, perchè mangia di fretta e non fa il ruttino. E poi il gioco delle somiglianze: tutto la bisnonna, il naso è proprio dello zio e i capelli ricci, ricci, come quelli della cuginetta… Insomma, pare non esista nient’altro che lui, il nuovo arrivato. E il rapporto con il partner? Forse a volte non ci si ricorda più neppure esista, la priorità assoluta è quella di trascinarsi stancamente a fine giornata. E se il desiderio è quello di sopravvivere, che ne è della coppia? Affinchè anche lei sopravviva e non venga fagocitata dal piccolo despota, bisogna fare uno sforzo. A qualunque psicologo vi rivolgiate, la risposta è sempre la stessa: venirsi incontro e non dimenticare che, oltre al bimbo, ci sono anche una mamma e un papà e, più precisamente, un uomo e una donna. E allora si parte da regole semplici. Quando è possibile, senza diventare scortesi, tenere alla larga i parenti, soprattutto quelli più invadenti che arrivano all’improvviso e non se ne vanno mai. E‘ sacrosanto dare uno stop a visite inaspettate e ritagliarsi qualche momento di sana privacy. Avere un attimo per parlarsi guardandosi negli occhi è già un’ottima modalità per mantenere vivo il rapporto. Poi, altrettanto sacrosanto, ricordare a lui, che il figlio l’avete desiderato entrambi. A volte, di fronte a nottate insonni e a giornate concitate, lui tende a dimenticarselo. Se riuscite a coinvolgerlo nella gestione del bebè, ancora meglio. Si sentirà più importante e smetterà di fare il marito geloso che si sente trascurato. Una buona idea per riuscire a distrarsi dall’affanno quotidiano è quella di trovare una tata affidabile: un’uscita a cena con il vostro lui ha il grosso vantaggio di ridarvi energia e di rinvigorire la coppia. Anche trascorrere serate in compagnia di altre coppie con bimbi piccoli, può essere di grande aiuto. Capirete che non siete gli unici ad affrontare tutte queste difficoltà. Condividere esperienze, idee e soluzioni è un vero e proprio toccasana.
Ritagliatevi anche momenti per voi stesse, da vivere al femminile: una chiacchierata con un’amica su come tagliarsi i capelli è sempre terapeutica. Un’ora di shopping ve la potrete pur concedere! Altro consiglio, importantissimo, ma qui ci vuole una volontà di ferro: no al bimbo nel lettone. Se prova una volta è molto probabile che ci rimanga per i prossimi sei o sette anni. E‘ fatico alzarsi in piena notte e ninnarlo di continuo, ma se cedete al lettone, è fatta, avete scelto il miglior contraccettivo possibile.
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E’ vero all’inizio un figlio può destabilizzare la solidità e l’unione di una coppia, ma se si rimane uniti e si cerca di venirsi incontro, superato il primo momento iniziale, gradualmente le cose migliorano e la famiglia diventa ancora più solida e unita di prima
Grazie per gli utili consigli!