A Zurigo la prostituzione per strada è legale fin dai tempi della seconda guerra mondiale. Non stupisce per cui che sia proprio dalla capitale Svizzera che parta un’idea che potrebbe estendersi anche altrove.
Sono i sex box, box del sesso, ovvero una struttura organizzata per ospitare le automobili dei clienti con le prostitute. C’è chi li chiama “drive-in del sesso”, chi “garage del sesso”. Di fatto si tratta di separè coperti con tettoie in legno e lo scopo è quello di fornire una struttura sicura dove appartarsi con le professioniste del sesso, fuori dai centri abitati. I box si trovano infatti vicino all’autostrada. All’interno servizi igienici e un campanello d’allarme per segnalare casi di violenze.
Oggi il via ufficiale, ma la struttura è stata presentata già nei giorni scorsi alla popolazione raccogliendo entusiasmo ma anche qualche critica. Le meno convinte sembrano essere proprio le prostitute che temono una diminuzione nei loro affari. I box infatti sono controllati da videocamere di sicurezza, e questo lederebbe la privacy dei clienti che a quel punto potrebbero preferire i soliti angoli bui.
Ricordiamo che anche in Italia la prostituzione è legale fin dal 1958, sebbene non si possa praticarla al chiuso né in forme organizzate per il reato di sfruttamento della prostituzione. Spesso però proprio la prostituzione in strada è quella che comporta maggiori rischi proprio per le prostitute. Per questo si è spesso pensato a soluzioni alternative senza mai giungere a una conclusione.
Â