Usa 2020 sondaggi, gli americani approvano la gestione del presidente Trump per come gestisce l’emergenza Coronavirus. Ma la verità in Usa non è solo quella che si legge sui giornali.
Il quarantanove per cento degli americani supporta e approva il lavoro del Presidente Donald Trump. Lo rivela l’ultimo sondaggio Gallup di fine marzo.
Un balzo in avanti, secondo Gallup, rispetto al 44% di approvazione registrata agli inizi di marzo.
Nonostante la crisi Coronavirus e le critiche, la percentuale del 49% é la performance migliore da Gennaio a Febbraio 2020, quando il processo di impeachment lo ha portato alla sua assoluzione.
Il voto di approvazione del presidente tra i repubblicani era già superiore al 90% e rimane tale – ma non è a dire il vero il più alto mai registrato (94% a fine gennaio).
Gli americani danno al presidente un riscontro generalmente positivo per la gestione della crisi Covid -19, con il 60% di approvazione e il 38% di disapprovazione. Nello specifico, il 90% dei repubblicani, il 60% degli indipendenti e il 27% dei democratici approva la risposta di Trump alla crisi pandemica.
Non mancano però le critiche, soprattutto quelle che fanno riferimento all’atteggiamento iniziale di Trump nell’aver sottovalutato la pandemia fino al 16 marzo , data nella quale il presidente Trump ha riconosciuto la gravità della situazione ed emanate le prime line guida.
Da allora, l’amministrazione ha tenuto conferenze stampa quotidiane per aggiornare la nazione su ciò che il governo federale sta facendo per affrontare la situazione.
Il gradimento di Trump, secondo Gallup, non deve però sorprendere più di tanto ma é da collegarsi ad un atteggiamento che si ripete nel tempo: storicamente, l’approvazione del lavoro presidenziale é sempre aumentata quando la nazione è in pericolo. Così é stato per Franklin Roosevelt e per George W. Bush, che ha visto aumentare di dieci punti il proprio gradimento rispetto alla gestione della crisi dell’11 settembre.
I sondaggi progressisti bocciano Trump
Navigator Research, un progetto legato alla corrente progressista e gestito da due società di sondaggi democratici, due settimane fa ha avviato un sondaggio di monitoraggio giornaliero per misurare il modo in cui il pubblico ha visto la crisi e la risposta di Trump alla stessa. Nel loro primo sondaggio di monitoraggio, pubblicato il 24 marzo, il 52% degli americani ha approvato la gestione della pandemia da parte del presidente.
Ma nelle due settimane successive, quei numeri sono diminuiti. Il loro sondaggio mostra che un numero crescente di americani ritiene che Trump abbia minimizzato la crisi, non sia stato preparato e non abbia risposto rapidamente.
Nell’ultimo sondaggio dello scorso sabato, il 59% degli intervistati ha dichiarato di avere “serie preoccupazioni” sul fatto che Trump non è riuscito a prendere provvedimenti decisivi nelle prime fasi dell’epidemia. Anche il 40 percento degli elettori, che hanno sostenuto Trump nel 2016, ora crede che non sia riuscito a prendere la crisi abbastanza seriamente all’inizio. Il numero di persone che hanno affermato che Trump era onesto sulla crisi è diminuito, secondo il sondaggio, e il 53% ora crede che sia stato disonesto.
I numeri dei contagi in America
Del resto queste preoccupazioni sono fondate. La pandemia sta crescendo rapidamente negli Stati Uniti – fino a martedi 7 aprile ci sono stati quasi 366 mila casi e 10 mila morti- mentre la comunità medica è rimasta senza attrezzature di base per gestire le crescenti richieste negli ospedali. A New York, l’epicentro dell’epidemia negli Stati Uniti, le richieste di ulteriori ventilatori sono state respinte da Trump innescando una serie di polemiche tra il governatore Andrew Cuomo e lo stesso presidente.
Il pacchetto di aiuti per famiglie e imprese
Nel frattempo, la disoccupazione è in forte aumento, con 10 milioni di nuove richieste di sussidi di disoccupazione da metà marzo.
La risposta dell’amministrazione Trump alla crisi economica é però senza precedenti: lo Stimulus Package approvato a maggioranza dal Congresso lo scorso 26 marzo. Si tratta di un pacchetto di due mila miliardi di dollari che salva le grandi corporation (metà della liquidità andrà direttamente alle grandi aziende) ma anche le piccole e medie imprese, tramite il disaster loan, il prestito per i disastri (a patto che si mantengano gli impiegati in busta paga) e prevede finanziamenti a pioggia nella forma di tax return per singoli e per famiglie.
Tutti i singoli contribuenti che guadagnano fino a $75.000 riceveranno un assegno da $1.200, più altri $500 per ogni figlio idoneo di età inferiore ai 17 anni. Lavoratori dipendenti, disoccupati e lavoratori autonomi possono qualificarsi, a condizione che abbiano presentato la propria dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2018 o 2019. I contribuenti sposati che presentano dichiarazione dei redditi congiunta e guadagnano fino a $150.000 riceveranno $2.400, più altri $500 per ogni figlio idoneo.
Come saranno emessi gli assegni? Coloro che hanno già presentato le dichiarazioni dei redditi per l’anno fiscale 2019 ed hanno optato per il deposito diretto sul proprio conto corrente bancario non dovranno fare nulla per ricevere l’assegno di rimborso per Coronavirus e lo otterranno più rapidamente, possibilmente entro tre settimane. Per gli altri il processo potrebbe richiedere più tempo, anche se il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha annuciato domenica alla CBS che la Casa Bianca avrebbe creato un sistema elettronico per coloro che non hanno optato per il deposito diretto sul proprio conto corrente bancario in modo da poter ottenere immediatamente l’assegno.
La vera novità del piano sta nell’estensione dei benefit per la disoccupazione per un periodo che va dalle 26 alle 39 settimane ai lavoratori autonomi e part-time (compresi lavoratori della gig economy e freelancer) con un ammontare in denaro che varia secondo lo Stato di provenienza e i redditi che venivano precedentemente conteggiati, nonché la garanzia di copertura sanitaria per le persone che attualmente non stanno lavorando e si ammalano di coronavirus.
E mentre New York si prepara al peggio, tra incertezze e interventismo, di sicuro Trump sta facendo di tutto per guadagnarsi la vittoria alle prossime presidenziali Usa 2020.
Vedi anche: Usa 2020 ultimi sondaggi
© Copyright 7 aprile 2020
Liliana Rosano vive e lavora negli Usa per Donne sul Web scrive di politica americana con interviste mirate a personalità della politica e economia.