Per gli USA Matteo Salvini è il Trump italiano

Cosa dicono i giornali americani di Matteo Salvini? Lo considerano il Trump italiano e ne parlano tanto, ma non sempre bene. Di Luigi Di Maio invece non parlano quasi mai.

E’ Matteo Salvini il Trump italiano per la stampa americana. Al ministro dell’Interno e segretario della Lega, i media americani si dedicano con frequenza e passione, consumando inchiostro sulla figura di Salvini.
Da un lato la cronaca, dall’altro le opinioni e i commenti.

Nel primo caso, la recente visita del ministro Salvini a Washington ha avuto un’ampia risonanza nei media americani che hanno interpretato questa trasferta come un ulteriore suggello e condivisioni di valori comuni tra i due paesi.

A partire dal Washington Post, che ha subito indicato in Matteo Salvini il leader europeo più vicino alle politiche della Casa Bianca o ancora meglio agli ideali di Trump.

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Matteo Salvini si è sempre ispirato a Trump

Del resto, lo stesso Salvini non ne fa mistero. Dal presidente a stelle e strisce ha copiato il motto “America first” in “Prima l’Italia” e dallo stesso Trump, il ministro dell’Interno prende come riferimento il piano di tagli alle tasse e soprattutto la politica di immigrazione.

“L’amministrazione Trump sta chiaramente coltivando un gruppo di populisti e si basa sul nazionalismo etnico di destra e anti-immigrazione, tutti ideali di casa nell’amministrazione Trump “, commenta sulle colonne del Washington Post Charles Kupchan, ex consigliere del Consiglio di sicurezza nazionale di Obama per gli affari europei. Kupchan ha notato che la Casa Bianca ha posto la sua attenzione diplomatica su governi, come quello italiano, che sono scettici sull’integrazione europea.

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Mentre altri paesi dell’Europa occidentale hanno risposto a Trump con un misto di sconcerto, angoscia e colpi appena velati, l’Italia ha seguito una strada diversa, presentando Trump con un esempio di populismo guidato dalla personalità che tende a gravitare tra alleati, il commento sul Washington Post.

L’Italia e gli Stati Uniti hanno le loro divergenze su questioni come la politica cinese e la spesa della NATO. Ma l’Italia ha evitato l’acrimonia e la critica pubblica che ha definito i rapporti di Trump con Germania, Francia e altre grandi nazioni europee.

L’alleanza tra gli Stati Uniti e l’Italia, ai tempi di Salvini

L’Italia è stata a lungo un alleato tradizionale degli Stati Uniti, ma la sua politica si è trasformata negli ultimi anni a causa di forze che sono familiari agli americani – scontento dello status quo economico, sfiducia nelle élite, paura dell’immigrazione. Salvini ha convogliato quelle forze con effetti potenti, costruendo il proprio partito, la Lega, partendo da un giocatore marginale al più popolare del paese, commenta CNN.

Gli analisti dicono che Salvini troverà dei padroni ricettivi alla Casa Bianca, ma potrebbe anche essere costretto a subire un respingimento delle politiche italiane da parte di alcuni funzionari dell’amministrazione Trump, si legge nel LA Times. Il riferimento è a una certa politica estera e un accordo infrastrutturale che Roma ha firmato quest’anno con Pechino.

Salvini fa leva sul malcontento della gente, secondo il New York Times

Non diversa l’analisi del New York Times che non perde di mira il rappresentante della Lega e studia il ministro Salvini come fenomeno non squisitamente italiano ma frutto dei tempi politici che dall’Europa all’altra sponda dell’Atlantico si nutrono di sentimenti di estrema destra e di politiche che fanno leva sul malcontento della gente.

L’Italia vista dall’America

Salvini è emerso in un contesto diverso rispetto a Berlusconi: quello in cui le forze antiliberiste, illiberali e razziste sono in aumento in Europa e altrove, incoraggiate dall’abdicazione morale degli Stati Uniti di Trump, commenta il Times.

Nessun dubbio per la stampa americana: Salvini è il Trump italiano mentre poca attenzione suscita Di Maio. Di Salvini fa notizia anche l’uso dei social del ministro dell’Interno e una serie di simbolismi con cui suole ritrarsi.

La vicinanza tra Trump e Salvini, già fiutata oltreoceano per la simpatia di Salvini nei confonti dell’ex capo e stratega di Trump, Steve Bannon, viene inquadrata all’interno di un complesso quadro europeo in cui l’Italia resta isolata rispetto a forze come la Germania e la Francia.

Il mondo ha bisogno di un paese, scrive il New York Times in cui il sollievo dalla modernità sia ancora a portata di mano..

A spiegare il fenomeno Salvini nelle colonne del New York Times ci pensa Beppe Severgnini con un articolo dal titolo emblematico: Salvini è un front runner o un marshmellow?

Vedi anche: Cosa ha fatto il governo finora?


Liliana Rosano vive e lavora negli Usa. Per Donne sul Web scrive di politica americana con interviste mirate a personalità della politica e economia. @lilianarosano

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