La Regina Elisabetta ha un patrimonio personale difficilmente quantificabile. Si parla comunque di cifre intorno ai 450 milioni di euro. Immobili, opere d’arte, gioielli, azioni, terreni, cavalli, francobolli…
Quanto è ricca la Regina Elisabetta? Sappiamo praticamente tutto della vita della famiglia reale, matrimoni, divorzi, morti eccellenti, nascite in presa diretta. Ma in quanto a patrimonio, la regina della monarchia più famosa al mondo che reddito ha?
Che eredità lascerà ai suoi numerosi figli, nipoti, bisnipoti tra cui gli ultimi due nati da Kate Middleton e dal principe William? Un articolo della BBC a firma Alex Therrien ci aiuta a fare un po’ di conti in tasca alla famiglia reale britannica.
340 milioni di sterline di fortuna personale
Non è facile farsi un idea esatta del patrimonio dei reali inglesi, anche perché alla regina non viene chiesto di rendere pubbliche le sue finanze private. .
Il Sunday Times ha recentemente pubblicato una lista di paperoni in cui la fortuna della regina è stata stimata in 340 milioni di sterline. Circa 477 milioni di euro, 10 milioni in più rispetto all’anno scorso. Non parliamo ovviamente del reddito annuo, né di guadagni, ma dell’ipotetica cifra che avrebbe in portafoglio la corona se vendesse tutte le sue proprietà mobili e immobili.
La cifra è una stima perché, come si diceva più sopra, il patrimonio della corona e la sua entità è questione privata.
Ma da dove arrivano tutti questi soldi?
Una parte dallo stato (Sovereign Grant), ma non è sufficiente a pagare tutte le spese della corona. Lo stato, in realtà, gira alla corona una percentuale degli utili realizzati dal “Crown Estate” che formalmente sarebbero le proprietà in possesso della monarchia ma che di fatto sono state “statalizzate” a fine Settecento in cambio, appunto di una percentuale dei profitti.
Il Crown Estate ha immobili sparsi in tutto il regno, molti nella capitale Londra, ma tanti altri anche in Scozia, Galles, Irlanda del Nord. Si tratta di uffici, aree commerciali, residenziali, boschi, terreni: secondo l’attuale legislazione dei loro profitti alla Regina va una percentuale del 15% (il succitato Sovereign Grant).
Nel 2014 la corona ha intascato 37,9 milioni di sterline a fronte di spese da 35,7 milioni che sono servite a saldare i costi dei dipendenti, degli spostamenti, dei meeting ufficiali, della gestione degli immobili di rappresentanza ecc.
I fondi per la famiglia
Oltre ai soldi per la Regina e per coprire tutte le sue spese da capo dello stato esistono altre proprietà non inserite nel Crown Estate che servono a pagare i costi del resto della famiglia reale. Questi altri fondi arrivano dal cosìddetto Privy Purse, cioè il patrimonio privato della famiglia reale, la gran parte facenti parte del ducato di Lancaster.
Sono foreste, campi coltivati, per un totale di 18.454 ettari di terreno tra Inghilterra e Galles. Che hanno dato un guadagno netto di 13 milioni e mezzo circa di sterline nel 2009. Anche in questo caso si tratta di una percentuale dei guadagni totali di queste proprietà, perché il resto è trasferito al tesoro britannico.
Alla stessa maniera del ducato di Lancaster, il ducato di Cornovaglia porta redditi al principe del Galles (cioè di Carlo, figlio di Elisabetta) e della duchessa di Cornovaglia (cioè di Camilla).
E il patrimonio personale di Elisabetta?
Quanto sopra descritto è il patrimonio del monarca, di Elisabetta come Elisabetta II del Regno unito.
Ma a quanto ammonta il patrimonio privato di Elizabeth Alexandra Mary Windsor? Qui possiamo muoverci con meno sicurezza. La Bbc, che a sua volta riporta il Times come fonte, parla di 110 milioni di sterline investite in Borsa.
In più ci sono tutte le residenze private: Balmoral, Sandrigham House. Poi una collezione vastissima che spazia tra gioielli, francobolli, macchine d’epoca e auto moderne, cavalli, opere d’arte, libri antichi, stampe, fotografie.
E ancora: ci sarebbe poi anche la Collezione Reale con i gioielli della corona. Al suo interno ci sono anche opere d’arte di valore assoluto, per un valore totale stimato di 10 miliardi di sterline. Che però non sono nella disponibilità della regina ma solo da lei “custoditi” e poi lasciati agli eredi e alla nazione.
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