Quali sono le 10 città più care al mondo per un espatriato, per chi vi si trasferisce a lavorare? Tra nomi abbastanza prevedibili (Hong Kong, Zurigo, Singapore, Ginevra) ecco spuntare però al primo posto Luanda, la capitale dell’Angola. Scoprite perché.
Vi siete chiesti quali sono le 10 città più care al mondo per un possibile espatriato? Magari andreste subito a immaginare qualche grande metropoli del mondo ricco, una tigre asiatica, una capitale araba dove il reddito pre-capite è altissimo. Ebbene no, dovete ricredervi, perché la città più cara al mondo in realtà si trova in Africa, in una zona che penseremmo molto povera…
Seconda Hong Kong. Terza Zurigo e prima…
Eccoci al dato più interessante: le 10 città più care al mondo. Dalla 10 alla prima: 10 – N’Djamena (capitale del Ciad), 9 – Berna, 8 – Seoul, 7 – Pechino, 6 – Shanghai, 5 – Ginevra, 4 – Singapore, 3 – Zurigo, 2 – Hong Kong.
E prima in classifica Luanda, la capitale dell’Angola. Sì, non ci siamo sbagliati. Secondo la classifica stilata da Mercer è proprio la capitale africana il posto più caro nel pianeta.
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I criteri usati per la classifica
Necessaria la spiegazione del come è stata stilata la classifica. Sono state analizzate 207 città in tutti e cinque i continenti. In esse sono stati calcolati i prezzi di 200 tipologie differenti di articoli e servizi: case, cibo, vestiario, oggeti per la casa, costi per il divertimento ecc.
Il “costo” cui ci si riferisce è quello che affrontano degli espatriati. Quindi: se mi trasferisco a vivere e lavorare in un luogo diverso dal mio, quanto mi devo aspettare che sia “cara” la mia vita? Ma perché proprio Luanda?
Va tenuto conto che il costo di cibo “non locale”, servizi, tariffe per gli spostamenti, spesa per la protezione individuale, aumentano in relazione alla specifica tipologia della nazione che ci ospita. L’Angola ad esempio (ma anche il Ciad o il Sud Sudan) sono ricchi dal punto di vista energetico, richiamano molti lavoratori esteri, ma sono in zone estremamente instabili, attraversate da guerre, rivolte, jiadismo. Questo significa che per qualcuno che si trasferisce lì, anche solo per poco tempo, i costi di vitto, alloggio, salute, sicurezza, assicurazioni ecc. sono notevoli. Quindi, sebbene Luanda sia una città relativamente poco cara, per un espatriato il costo delle merci importate e della sicurezza è elevato. Questa classifica è perciò interessante in particolare per il datore di lavoro che invierà i proprio dipendenti in questi luoghi e che dovrà rifondare le relative spese.
Va anche considerato il fattore cambio: ad esempio la discesa dell’Euro fa sì che per un espatriato lavorare a Zurigo o Ginevra o Berna (tutte e tre tra le prime 10) sia molto meno “conveniente” di quanto lo fosse solo qualche anno fa.
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240 dollari un paio di jeans
Dice il rapporto Mercier che a Luanda un paio di jeans costa 240 dollari. L’affitto di una casetta con 2 camere da letto 6800 dollari al mese. Capire il perché di questi costi è semplice: il mercato immobiliare offre pochissime sistemazioni e hotel di livello adeguato per i criteri “occidentali”. I pochi presenti dunque hanno prezzi stellari.
Scendendo in classifica: Hond Kong è un altro posto dove soggiornare non è proprio a buon mercato: una casetta con 2 stanze da letto si affitta a 6500 dollari al mese.
E le 10 meno care?
Se siete curiosi di conoscere anche le 10 città meno care per un espatriato ecco chi c’è in fondo al ranking: 198 Tiblisi (capitale della Georgia), 199 Managua (capitale del Nicaragua), 200 Città del Capo, 201 Minsk, 202 Banjul (capitale del Gambia), 203 Skopje (capitale della Macedonia), 204 Tunisi, 205 Karachi (Pakistan), 206 Windhoek (capitale della Namibia), 208 Bishkek (capitale del Kirkhizistan).
E l’Italia? Roma è al 59esimo posto, precende (e di molto, quindi è più cara) città come Francoforte (98), Berlino (106), Amburgo (124). Londra è 12esima, Parigi 49esima.
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