Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, dopo aver salvato 40 persone ed essere stata pesantemente attaccata da Salvini e i suoi fan, passa all’attacco, denunciando il ministro. Nel frattempo riceve un’importante medaglia da Parigi e viene invitata all’Europarlamento. Furiosi i leghisti.
Se qualcuno pensava che Carola Rackete si facesse intimidire dal clima che si è creato intorno a lei dopo la vicenda della Sea Watch 3, si sbagliava. La 31enne tedesca, dopo aver ignorato l’alt della Finanza e aver attraccato a Lampedusa portando in salvo 40 naufraghi provenienti dalla Libia, ha denunciato Matteo Salvini.
In seguito allo sbarco il ministro aveva infatti definito in modi aggressivi e poco simpatici la comandante, provocando una reazione a catena tra i suoi sostenitori che a loro volta avevano criticato, e in alcuni casi pesantemente insultato, Carola Rackete. Ora, tramite il suo avvocato Alessandro Gamberini, lei ha denunciato Salvini chiedendo il sequestro dei suoi social network.
La capitana denuncia il “capitano”
Una beffa, se ci pensate: da una parte il “capitano” con i suoi social; dall’altra una capitana con la sua barca, a sua volta sequestrata. La motivazione dei legali? I social del ministro sarebbero “propalanti messaggi d’odio”. Secondo l’avvocato di Rackete i tweet del leghista “lungi dall’essere manifestazioni di un legittimo diritto di critica sono state aggressioni gratuite e diffamatorie alla mia persona con toni minacciosi diretti e indiretti, coinvolgenti anche il gip di Agrigento Alessandra Vella”.
Una vera e propria ondata di insulti e minacce avevano coinvolto non solo Carola Rackete ma appunto anche il gip Vella proprio in quei giorni. La 31enne tedesca ha aggiunto: “Le frasi diffamatorie di Salvini, in questo senso, sono strumento di un messaggio di odio concretamente idoneo a provocare da un lato la commissione di nuovi delitti di diffamazione ai miei danni e dall’altro di espormi tal pericolo di aggressioni all’incolumità fisica”, affidandosi ora alla giustizia italiana.
Nel frattempo, la sindaca di Parigi la premia
Mentre Carola Rackete attacca Salvini, anche in sede legale, ma viene processata dalla giustizia italiana, da Parigi invece arriva un premio. Il consiglio comunale e la sindaca della capitale francese, Anne Hidalgo, hanno deciso di premiare la giovane comandante con la medaglia Grand Vermeil per aver salvato i migranti in difesa dei diritti umani. Si tratta della massima onorificenza del Comune di Parigi. Con Rackete sarà premiata anche Pia Klemp, l’altra capitana della Sea Watch.
Ma non solo: il Consiglio comunale parigino ha approvato anche un versamento di ben 100mila euro verso Sos Mediterranée, ong che si occupa di salvataggio di naufraghi nelle coste africane. Dunque un gesto forte da parte della capitale francese.
Carola Rackete invitata all’Europarlamento, leghisti contro
Dopo una notizia così ovviamente non è mancata la risposta di Salvini tramite le solite dirette-selfie: “Evidentemente il Comune di Parigi non ha di meglio da fare. Un bacione a Carola, la signorina che ha chiesto la chiusura del mio profilo Facebook. Questa potrebbe essere la mia ultima diretta. Ma io non mollo, quindi Carola vai avanti. Indagate pure sulla Russia, il Lussemburgo, la Finlandia”.
Nelle stesse ore arriva un’altra notizia che ha sconvolto soprattutto i leghisti. Ovvero una richiesta di invito all’Europarlamento per Carola Rackete. E’ stata inviata dal gruppo di eurodeputati Sinistra Unitaria Europea e dovrà essere esaminata e approvata. Ma i leghisti a Bruxelles già si oppongono considerandolo “un gesto vergognoso”.
Vedi anche: Salvini, Buzzfeed pubblica prove dei legami tra Lega e Russia
Nonostante Carola Rackete a quanto pare abbia il potere di far innervosire il ministro Salvini oltre ogni misura, in queste ore il leader leghista ha ben altre gatte da pelare. E in particolare la vicenda dei soldi russi, o meglio dell’incontro avvenuto a Mosca tra alcuni leghisti e uomini vicini a Putin per una trattativa riguardante un finanziamento illecito al partito. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per corruzione, in realtà già mesi fa quando l’Espresso pubblicò per primo la notizia.
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