Ambedue i quotidiani si sono occupati ieri della politica italiana con molta severità e senza usare mezzi termini. Il New York Times traccia un quadro poco rassicurante dell’attuale situazione politica italiana secondo il quale, Berlusconi è “un sopravvissuto” e il governo, dopo il voto di fiducia di martedì, è ormai “screditato e non gode di una maggioranza per lavorare. Questa non è una situazione che l’Italia può tollerare molto a lungo. Servono con urgenza nuovi leader, nuove elezioni e un approccio di governo più onesto”.
“Gli investitori sono nervosi per l’Italia”, si legge sul NYT, “l’Italia non è la Grecia o l’Irlanda, il suo deficit è gestibile e gran parte del suo debito nazionale è in mani italiane”. Ma il problema , dice il quotidiano americano (supportando quanto dice la Marcegaglia da mesi), è la crescita: il Paese cresce poco e meno dei suoi vicini europei, era così già prima della crisi, “affondato dalla corruzione dilagante e dalla burocrazia pesante ad ogni livello di amministrazione”. Gli italiani avrebbero invece bisogno di “un governo credibile, che può chiedere sacrifici duri alle famiglie, ottenere pazienza dai creditori all’estero e il sostegno degli altri governi europei”.
Per quanto concerne il premier invece, il NYT dice che il fallimento di Berlusconi, è prima di tutto “personale”. 

Il premier “si è alienato anche i suoi alleati politici più stretti”. La sua permanenza a Palazzo Chigi “ha estenuato l’italia, indebolito il confronto pubblico, indebolito lo stato di diritto”.

 Ma le responsabilità non sono solo del premier. “Tutti i politici italiani hanno una parte di colpa per il paese, per questo caos. Ma il signor Berlusconi è stato colui che ha promesso di migliorare le cose. Invece, le aggrava. Per ora, rimane in carica. Un prolungamento al governo che non è la risposta appropriata. L’Italia ha bisogno di un nuovo governo coraggioso e credibile per riparare i danni dell’era Berlusconi”.
Per il Financial Times, invece, “Berlusconi deve avere delle unghie resistenti” se, nonostante “la violenza nelle strade di Roma e le risse in Parlamento”, è ancora “aggrappato al potere”.
“Ma il più grande perdente – continua il FT – come spesso accade durante questa guida-farsa di Berlusconi, è l’Italia. La violenza che ha accompagnato il voto di martedì è stata la peggiore dal 1970. Proprio come i danni causati, il voto prolungherà la paralisi politica. 
La settima potenza economica più grande del mondo ha bisogno di riforme. Un giovane su quattro è disoccupato, la crescita è debole e anemica; il debito pubblico ha toccato i 1.800 miliardi di euro. Berlusconi ha dimostrato al di là di ogni dubbio che egli è incapace di affrontare queste sfide. La tragedia in Italia è che non è emerso nessuno che abbia le capacità per scacciarlo”.
17 dicembre 2010
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università .
E’ possibile che tutto il mondo si rende conto che il tempo di Berlusconi è oramai terminato tranne che lui? Ma basta, non se ne può più di questa storia… peccato che il FT abbia ragione, non c’è nessuno in grado di risolvere la situazione italiana, la crisi, la disoccupazione, il debito pubblico…nessuno dei nostri attuali politici può scacciare Berlusconi perchè in fondo nessuno ha davvero un piano, una soluzione, una politica in grado di risollevare le sorti della nostra amata Italia!!!
Io continuo a ripetere che ci siamo trasformati nella nazione delle barzellette… oramai ci deridono e ci attaccano da tutto il mondo, ma tanto Berlusconi (non si sa come) è diventato davvero inarrestabile!!!
Purtroppo sia il FT che il NYT hanno perfettamente ragione, ma cosa si può fare se quest’uomo totalmente privo di vergogna continua ad avere la meglio sulla scena politica italiana?