Al 35esimo congresso della società europea di oncologia medica, Esmo, è stato presentato lo studio internazionale Icon7 che apre nuove strade al trattamento di tumore all’ovaio, che in Italia, purtroppo, colpisce 4500 e provoca 3000 decessi
Secondo lo studio un farmaco biologico, il bevacizumab, ha le proprietà per aumentare del 15% la vita delle donne colpite dal tumore senza che quest’ultimo peggiori. Il risultato di per sé è importante se si pensa che questo tipo di neoplasia, nell’’80% dei casi tende a recidivare. Lo studio Icon7 ha coinvolto 1.528 donne, suddivise in due gruppi: al primo è stato somministrato il trattamento standard, al secondo la chemioterapia tradizionale associandola a bevacizumab. In questo modo si è ottenuta la possibilità di cronicizzare la malattia. Uno degli apsetti più complessi riguardo al trattamento di questa patologia, è che il tumore si ripresenta dopo un certo periodo di tempo, nella maggior parte dei casi entro 15 mesi dalla diagnosi iniziale.
12 ottobre 2010