In questa ricetta di oggi vi propongo un piatto tipico della cucina triestina e istriana noto come “calandraca”, uno stufato di carne con patate che tradizionalmente veniva preparato utilizzando la carne di montone o castrato.
Con il passare del tempo, le tradizioni culinarie sono cambiate, e oggi a Trieste si utilizzano anche altre tipologie di carne per preparare la calandraca. Personalmente, ho seguito il consiglio del mio macellaio di fiducia e ho utilizzato il campanello di manzo per questa preparazione. Tuttavia, se desiderate preparare la calandraca triestina seguendo la ricetta originale, sarà necessario acquistare lo spezzato di montone.
La calandraca è un secondo piatto di carne delizioso che rappresenta una parte importante della cultura gastronomica locale ecco come si fa.
Tempo di preparazione 10 minuti Cottura 90 minuti
Ingredienti per 4 porzioni
1 kg. di campanello di manzo tagliato a tocchetti
4 patate
1 carota
½ cipolla
1 costa di sedano
1 bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di farina
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
30 gr. di burro,olio ev,sale , pepe
Calandraca triestina ricetta
Fare soffriggere in olio e burro la cipolla, la carota, il sedano e la cipolla tritati. Spolverizzare con la farina i tocchetti di manzo e aggiungerli al soffritto. Lasciare rosolare la carne per qualche minuto e poi bagnare col vino. Aggiungere il concentrato di pomodoro. Condire con il sale ed il pepe.
Aggiungere le patate tagliate a cubetti grandi più o meno come lo spezzato di manzo. Coprire con acqua calda e lasciar cuocere almeno 1 ora e mezza a fuoco lento
La calandraca triestina è pronta quando le patate e la carne diventano tenere
Abbinamento vino: ho bevuto un vino rosso della mia zona REFOSCO DOC,12,5°, temperatura di servizio intorno ai 16°
Chiara Giglio per Donne sul Web
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18 novembre 2010
Ciao Max, grazie per la visita, a prestissimo!
Ciao cara, auguro anche a te una buonissima settimana, grazie di essere passata , a presto!
Adoro questo piatto, mi ricorda un sacco la mia nonna…
Un abbraccio!
un giro di qui…un girò di là …
ti auguro buona settimana! 🙂
cara Tamy, mi fa tanto piacere che tu ti sia iscritta per commentare le mie ricette, sei molto gentile!E’ probabile che ci siano influenze arabe,ci sono tante derivazioni nella cucina triestina…Grazie per essere passata a trovarmi…Un abbraccio
In cucina si sta proprio bene a chiacchierare con le amiche, vero? fammi sapere se ti è piaciuto…Grazie per la gradita visita, a presto!
ciao chiara
mi sono rigistrata solo per lasciarti i commenti
questo piatto anche arabo
e una ricetta buonissima complementi
adoro la tua cucina
http://cuisinetdelicesdetamy.blogspot.com/
quando si entra in questo sito non si può non passare dalla cucina 🙂 Adoro lo stufato, questo lo provo domenica
grazie Chiara 🙂
ciao Francesca, grazie per essere passata a commentare,quando farai questo piatto sono sicura che ti piacerà , sappimi dire…
purtroppo ancora non ho potuto rifare questo splendido piatto ma, appena ho un pò più di tempo libero, penso davvero di riproporlo alla mia famiglia… grazie per la ricetta!!!
cara Paola , grazie per avermi fatto visita, un abbraccio e buon we…
Grazie Astaf per aver scelto di cucinare questa mia ricetta, poi fammi sapere se è piaciuta! Buon we…
Un eccellente e invitantissimo piatto!!! Bravissima come sempre!!! Un bacione e buon fine settimana
nella pausa pranzo ho comprato tutti gli ingredienti per rifare questo magnifico piatto per cucinarlo domani sera che ho amici a cena… speriamo bene!!!
cara Emanuela, questa ricetta è davvero sconosciuta fuori da Trieste…Sono contenta che ti abbia attratto, se ti piacciono le ricette regionali della mia zona sul mio blog
http://www.lavogliamatta.com ne trovi altre…Grazie per la visita…
io non conoscevo questo piatto (visto che sono del centro Italia) però penso che sia davvero gustoso e non vedo l’ora di poterlo rifare…magari questo sabato così posso invitare un pò di amici a cena per fargli fare da cavie… 🙂
cara Ritina, penso che questa ricetta sia fattibile anche nella famosa “atomica”, che ne dici proviamo a farla insieme?Un bacione e grazie per essere passata….
Ciao Chiara!
Questa calandraca, tipica della nostra cucina triestina è veramente super. Un piatto veramente azzeccato che si adatta benissimo a questo novembre così uggioso, ti riscalda al solo guardarlo! La scelta del vino poi, è perfetta.
Un bacio. Rita.
cara Elena, mi spiace che tu non sia in piena forma, vedrai passerà …Potrebbe essere una bella variante quella di rosolare le patate, credo che verrebbero ancora più gustose….Sarebbe bello se un giorno venissi a Trieste, pensaci…un bacione grosso…
Che buono Chiara, sarà perché non sto benissimo, ma è proprio quello che ci vorrebbe in questa serata di freddo!! Mi piacciono i piatti triestini, mi sa che dovrò fare un salto dalle tue parti. Io avrei rosolato anche un pochino le patate prima di iniziare la lunga cottura. Che dici?
posso immaginarlo Simonetta, la carne argentina è la migliore del mondo!Un abbraccio…
Sai che bontá questo con la carne che trovo qui ! Baci
grazie per la visita Marianna, un bacione…
Adoro i piatti della tradizione! Un abbraccio!
Cinzia, che bello averti qui!!! Grazie per la gradita visita…Un bacione
wowwww!!!!! che bontà ! in questi giorni c’è bisogno di cibi che riscaldino un po’….
bravissima chiara! 🙂
Un abbraccio a te Patricia e grazie….
Perfetta delizia in questi giorni un po’ uggiosi:)
un caro saluto
pat