ย “ Le sfilate sono la punta dell’iceberg. Dietro un prodotto finito ci sono migliaia di micro e piccole imprese, e i colossi del lusso francese continuano a produrre in Italia.” Lo spiega a Donne sul Web il Dr Romolo D’Orazio Presidente di Confartigianato Molise e Ceo di ModaImpresa, azienda specializzata nella produzione di capi d’abbigliamento firmati. Ecco cosa significa moda italiana e dove nasce il vero made in Italy.
Intervista a Romolo D’Orazio
A breve iniziano le presentazioni della moda. Come sempre le piazze di cui si parlerร di piรน saranno Milano e Parigi, oltre naturalmente a Pitti Uomo. Ma questo mondo non esisterebbe senza la filiera dei produttori e degli artigiani che realizzano capi di vestiario e accessori. Lei non crede che sia arrivato il momento di parlare seriamente di cosa รจ la moda?ย Puรฒ spiegare alle lettrici e ai lettori cosa cโรจ dietro un prodotto finito?
La ringrazio molto per la domanda che mi fornisce lโoccasione di evidenziare cosa si nasconde nel โbackstageโ della Moda.
Nellโimmaginario dei consumatori la Moda รจ Milano, รจ Parigi, le sfilate, le grandi boutique monomarca; tutto questo rappresenta soltanto la punta dellโiceberg, ciรฒ che appare.
In realtร il settore si fonda su migliaia di micro e piccole imprese, spesso laboratori artigiani, che formano la cosiddetta filiera del tessile/moda.
Dietro un capo di abbigliamento ci sono fornitori di materie prime, product manager, modelliste, sarte prototipiste, laboratori specializzati per singole categorie merceologiche, distretti produttivi, ecc, ecc.
Lโindustria produttiva italiana, piรน in generale, รจ formata da centinaia di migliaia di micro e piccole imprese, bisogna sempre tenerlo in debita considerazione quando si programma a livello governativo.
Spesso quando ci si riferisce alla moda si parla di made in Italy, talvolta anche sbagliando. Dove nasce il vero made in Italy e quali sono le regioni che hanno conservato storia e tradizione in questo settore?
In Italia, come dicevo, esistono numerosissime aziende che assicurano una filiera produttiva completamente made in Italy; del resto, se i colossi del lusso francese decidono di continuare a produrre in Italia (addirittura aprendo nuove fabbriche), รจ solo perchรฉ ci riconoscono una perizia ed una capacitร superiore.
Eโ possibile produrre un po’ dappertutto lungo lo stivale, dipende dalla tipologia di prodotto: in Molise, ad esempio, siamo molto strutturati per le produzioni Donna, tessuti leggeri quali sete, chiffon, e per le produzioni in denim.
In Abruzzo cโรจ unโalta specializzazione nei cotoni lavati; in Campania per il capospalla di qualitร ; in Emilia Romagna e Toscana per la maglieria, e cosรฌ via.
LโItalia รจ assolutamente in grado di assicurare qualsiasi tipo di produzione.
Lei oltre ad essere Ceo di ModaImpresa ricopre il ruolo di Presidente di Confartigianato Molise. Regione considerata dal New York Times uno dei 3 luoghi da vedere in Italia. Parliamo quindi di turismo, ma nella sua regione ci sono anche imprese e poli fieristici. Come vede il Molise post pandemia?
Il Molise รจ una terra estremamente ricca di offerta turistica; per citare qualche esempio: ad Isernia abbiamo il Museo del Paleolitico, un insediamento preistorico risalente a 500.000 anni fa.
A Castel San Vincenzo abbiamo unโabazia dellโanno 1.000; ad Agnone abbiamo la Fonderia Marinelli che realizza campane e che รจ lโazienda piรน antica dโItalia.
Ad Altilia Sepino si puรฒ visitare la โCittร dissepoltaโ, un insediamento civico Romano; potrei dilungarmi per ore.
Ciรฒ che รจ sempre mancata รจ la capacitร di promuovere il nostro territorio in maniera coordinata e sistemica ma negli ultimi tempi vedo che qualcosa inizia a cambiare.
Il Turismo, in una terra incontaminata e praticamente priva di qualsiasi inquinamento, puรฒ costituire davvero uno dei driver della ripartenza post pandemia.
Parliamo di paritร di genere nel mondo del lavoro. Quante sono le donne che lavorano nellโimpresa che lei dirige?
Nellโazienda che dirigo le donne rappresentano il 70% della forza lavoro; tuttavia non apprezzo particolarmente le questioni legate alla paritร di genere.
Questo perchรฉ, a mio avviso, esistono collaboratori capaci e collaboratori incapaci al di lร dellโessere uomini o donne; giร il fatto che si sottolinei la differenza รจ una sconfitta, a mio avviso.
Gli uomini e le donne sono identici dal punto di vista del lavoro, dellโimpegno e della competenza, almeno come potenziale iniziale. Poi ciascun individuo riesce meglio o peggio in base alle attitudini, agli studi ed alle esperienze di vita.
Poi sta parlando con un padre di tre figlie femmineโฆ.!
Lโunico modo per superare le discriminazioni che abbiamo vissuto in passato, รจ quello di evitare di pensare alle โcategorieโ, in generale, ma considerare tutti gli individui uguali e con pari potenziale (uomini, donne, etero, gay, bianchi, neri) e giudicarli esclusivamente sul campo.
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