A oltre un mese dalla chiusura del paese, รจ arrivato il momento di pretendere che il governo ci dica come e quando ripartiremo. Non รจ piรน il tempo di cantare canzoni dal balcone, e tutte le previsioni economiche ce lo confermano.
Sono trascorsi 31 giorni dall’inizio emergenza coronavirus in Italia, e da allora la nostra vita รจ stata stravolta.
Era il 9 marzo quando il premier Conte ha comunicato (forse troppo tardi) che il paese Italia andava chiuso. Da allora oltre a conoscere luoghi a noi sconosciuti come Codogno, il comune lombardo dove รจ iniziato tutto, abbiamo imparato cosa รจ il distanziamento sociale, abbiamo riscoperto che รจ importante lavarsi le mani, ci siamo uniti e abbiamo in qualche modo cercato di sopravvivere fra una canzone dal balcone e l’altra.
Siamo “stati a casa”, ma adesso?
Insomma l’Italia unita fra bandiere e canzoni si รจ incontrata sul balcone da nord a sud. Di solito succede durante le partite della nazionale, ma in campo stavolta la squadra รจ diversa: i nostri eroi oggi non sono calciatori, ma medici e infermieri.
Abbiamo trascorso questo tempo nutrendoci di cibo (nonostante le lunghe code per fare la spesa), di canzoni, serie tv, ultime news, dati della protezione civile e Dpcm, ovvero decreto del presidente del consiglio ( termine oramai noto anche ai bambini)ย senza dimenticare le tante autocertificazioni.
La nostra vita si รจ ridotta a questo, Borrelli รจ diventato l’aperitivo degli italiani, mentre la scienza determina e consiglia il governo su come comportarsi in questa crisi pandemica che ha coinvolto il mondo.
Nel contempo giornali e tv annunciano tutti i morti negli altri paesi, e sembra diventata una gara a chi ha piรน vittime.
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Per non farci mancare nulla abbiamo regioni e sindaci che entrano in contrasto con il governo o fra loro stessi, ma questo ci ricorda che siamo italiani. Questi politici in qualche modo li abbiamo voluti noi.
La drammatica situazione economica
Sul fronte economico invece il governo Conte ha rassicurato tutti, ci basta l’illusione dei 600 euro stanziati a marzo ed a oggi ancora non erogati, o della cassa integrazione per continuare a vivere chiusi in casa. In fondo se stai chiuso in casa anche i bisogni diminuiscono, ti bastano cibo prodotti di pulizia, la tv il pc e naturalmente mascherine nel caso in cui tu esca. Ma hai anche i giornali (utili a pulire i vetri) visto che le edicole sono rimaste aperte in quanto il governo non puรฒ mettersi contro una lobby potente.
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Ma ora la musica รจ cambiata, l’Italia dopo aver lasciato sul campo 17.000 morti, per lo piรน anziani, รจ pronta alla fase 2, l’inizio della riapertura. Inizio fondamentale per l’economia di questo paese giร traballante di suo, e che giร vantava un alto indice di disoccupati e una qualitร di vita a dir poco indegna in alcune localitร del paese ma anche nelle grandi cittร . Basti pensare a Roma, sporca ed ora ripulita per l’emergenza, finita in passato sulle piรน autorevoli testate al mondo come il New York Times.
Come e quando riaprirร l’Italia
Ora siamo al punto di svolta, la flessione dei contagi porta il governo a valutare la riapertura del paese dal 14 aprile, perlomeno per alcuni settori strategici. E invece no, Conte rilascia un intervista alla BBC e dichiara: “Dobbiamo scegliere settori in grado di riavviare la loro attivitร . Se gli scienziati lo confermano, potremmo iniziare ad allentare alcune misure giร entro la fine di questo mese”. La stessa notizia di proroga fino a maggio viene ripresa da Ansa news.
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Quindi fase 2 rimandata? Non si sa, in realtร non si sa nulla, perchรฉ il premier Conte non parla agli italiani ma lo fa tramite interviste, basta guardare il suo account di Facebook per vedere come sbandiera tutte le interviste rilasciate a quotidiani italiani e stranieri. Quindi la domanda รจ come e quando riaprirร il paese, non per andarci a fare una passeggiata (ci sta anche quella, ne abbiamo diritto) ma per non far affondare l’economia Italiana.
Che le misure di precauzione vadano prese, questo lo abbiamo capito molto bene; ma non abbiamo capito come e quando inizieremo a riprenderci parte della nostra vita. L’unica cosa che sappiamo รจ che non sarร la stessa di prima.
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Se il governo non avrร le idee chiare e un piano che aiuti gli italiani a convivere con il virus mentre tornano ad una sorta di apparente normalitร , allora l’Italia non ha speranze.
I dati allarmanti di Bankitalia
Secondo Bankitalia la sospensione dell’attivitร economica causata dalle misure di contenimento inciderร sulla capacitร delle famiglie di far fronte alle proprie esigenze economiche. I dati dei ricercatori parlano del 40% della popolazione italiana in questo momento finanziariamente povera. E la situazione potrebbe peggiorare.
Sempre secondo i ricercatori di Banca d’Italia, il prolungarsi delle restrizioni aumenterebbe “situazioni di disagio economico preesistenti e ne creerebbe potenzialmente di nuove”.
La veritร รจ che il governo finora non รจ stato in grado di fare un discorso diverso da “state a casa”. Non c’รจ una visione del futuro: non si puรฒ dire a un intero paese di restare a casa e basta, senza disegnare uno scenario futuro, senza dire “ecco come andrร , ecco come faremo, ecco come ripartiremo”.
Non sappiamo cosa succederร domani, viviamo giorno per giorno
Gli allarmi sono arrivati da piรน parti, dalla Confindustria cosรฌ come dalla Confesercenti, e dalle altre associazioni di categorie, per non parlare del turismo da sempre pilastro dell’economia nel nostro paese e settore strategico per le isole cosรฌ come per le regioni del Sud. Insomma siamo nel guado, non sappiamo il nostro domani non sappiamo se e mai ci sarร una ripresa, non sappiamo quando potremo uscire di casa, non sappiamo nulla.
Se Il governo vuole portarci avanti ancora cosรฌ solo con le notizie che escono sulla stampa, sappia che non ci stiamo piรน, abbiamo il diritto di avere date e chiarezza, ora come ora le canzoni sul balcone non ci bastano piรน. Piรน che il tempo di cantare forse ora รจ il tempo di gridare: di pretendere che il governo spieghi ai cittadini e alle cittadine come e quando questo paese ripartirร .
Noi faremo la nostra parte a tutela della nostra salute e nel rispetto di quella altrui, Il governo Conte faccia la sua, abbia il coraggio di parlare agli italiani e la faccia finita di nascondersi dietro ministri e scienziati prima che si scateni oltre la pandemia, la povertร e le conseguenze che ne derivano.
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ยฉ Copyright 9 aprile 2020