Le previsioni meteo inverno 2018 parlano di super gelo. Ma anche di stagione mite. Per capire chi ha ragione usiamo la statistica degli ultimi anni…
Meteo l’inverno 2018: farĂ piĂ¹ freddo, nevicherĂ molto oppure sarĂ una stagione mite com’è stato l’inverno 2017? Vediamo le ultime previsioni meteorologiche a lungo termine che sono state pubblicate dei principali siti del settore per capire come sarĂ secondo alcuni esperti il meteo inverno 2018
Meteo Inverno 2017 – 2018: super gelo
Ilmeteo.it apre con una previsione meteorologica per l’inverno 2017-2018 non molto ottimistica: il titolo dice giĂ tutto parlando di un possibile avvio con forte gelo e neve. Quali sarebbero i segnali dietro questa previsione non molto ottimista? VelocitĂ di crescita della neve ai poli, entitĂ del ghiaccio nel Mare di Barents, aspetti preliminari che secondo il sito possono possono dare qualche indizio su come potrĂ essere il vortice polare data la possibile correlazione tra andamento dell’inverno e stato dei ghiacci e delle nevi polari.
Anche l’indice Enso, cioè lo stato delle acque equatoriali del Pacifico di entitĂ neutra spingerebbe a pensare ad una stagione invernale gelida. Il sito si spinge a prevedere un inverno 2018 con freddo e neve soprattutto al sud.
No, meteo inverno 2018 mite, mitissimo
Meteo.it parla di meteo-bufale a proposito delle previsioni a lunghissimo termine in cui si accenna, in Rete e sui social, anche a temperature sotto i -20 nelle principali cittĂ del nord Italia, con nevicate da primato.
Meteo.it dice che irruzioni di aria fredda sono possibili, come nel 2012, ma che saranno comunque di breve durata e si potranno prevedere solo con qualche giorno di anticipo e sicuramente non 3-4 mesi prima. Anche Meteo.it alla fine fa una previsione meteo inverno 2018, seppure precisando che comunque hanno poca affidabilitĂ nel lungo periodo, e dice che gli scenari proposti da centri autorevoli come ECMWF parlano di una stagione mite, piĂ¹ calda della media.
Meteo inverno 2018: farĂ freddo o farĂ caldo?
Come si vede due dei principali siti danno prospettive diametralmente opposte. FarĂ freddo o farĂ caldo? Essendo inverno farĂ , almeno un po’, freddo e nevicherĂ , sicuramente in montagna. Di questo potrete essere sicuri. Avete scoperto l’acqua calda (o l’inverno freddo), direte, ma questa è la realtĂ e se farĂ moltissimo freddo o meno freddo del solito non lo potrĂ dire nessuno con tanti mesi di anticipo.
Ad esempio il sito del servizio meteorologico dell’areonautica militare (meteoam.it) dĂ previsioni del tempo al massimo entro i futuri 3 giorni ed è quello il periodo di tempo in cui le previsioni diventano affidabili, seppure sempre sottoposte a margine di errore. Per le previsioni mensili parla solo di regime geopotenziale, dando un breve sunto testuale sull’andamento possibile (nessuna cartina con i simbolini del tempo e tanto piĂ¹ nessuna previsione geolocalizzata come si trova in molti altri portali web).
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L’andamento tendenziale climatico ci dice qualcosa del prossimo inverno
Andiamo ai dati Istat: nel decennio 2000-2009 la temperatura media annua è stata di 13,3 gradi, piĂ¹ alta di 0,8 gradi rispetto al periodo climatico 1971-2000. La temperatura minima è stata do 8,5 gradi, piĂ¹ alta di 0,6 gradi rispetto al rispettivo periodo climatico. In tutto il decennio, fatta eccezione per l’anno 2005, le temperature, sia massime che minime, sono state piĂ¹ alte di quelle di riferimento, con un anno record, il 2003 che ha avuto valori pari a 2,1 gradi piĂ¹ alti di quelli di riferimento.
La figura sottostante (fonte Istat) mostra proprio lo scarto decennale delle temperature minime rispetto al trentennio precedente.
Anche le precipitazioni medie annue sono state di 30 mm inferiori a quelle del periodo 1971-2000. Un ulteriore dato che pare delinearsi è quello della forte entitĂ dei fenomeni e dell’alternanza tra periodi secchi, con grande siccitĂ , e giornate con precipitazioni molto intense.
Riassumendo: analizzando l’andamento tendenziale delle temperature e delle precipitazioni sembra che la prospettiva sia quella di:
- aumenti medi delle temperature (anche gli accordi di Parigi spingono a tentare di mantenere l’aumento entro i 2 gradi che comunque è una soglia giĂ molto pericolosa);
- crescita dell’intensitĂ dei fenomeni, con burrasche alternate a lunghe settimane di assenza di piogge.
Alcuni scenari prospettati dalle Nazioni Unite parlano di possibili aumenti anche di 4 gradi nel prossimo secolo con un pericolo pesantissimo in agguato, lo scioglimento del permafrost artico e il rilascio di metano che amplierebbe considerevolmente l’effetto serra.
E se Trump facesse uscire gli Usa dagli accordi di Parigi? Beh dovremmo stare ancora meno tranquilli…
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