Papa Francesco dice che punire, il giusto, va bene e cita ad esempio un padre che era intervenuto a suon di sculacciate col figlio. E dopo il pugno a chi insulta la madre ecco un nuovo capitolo delle esternazioni “particolari” di Bergoglio.
Papa Francesco ci ha abituato ad uscite mai banali, con uno stile di eloquio che certo non si ferma al “politicamente corretto” e nemmeno usa la retorica per “dire e non dire”. Un uomo che porta dentro di sé i modi di esprimersi del curato di paese più che dell’alto prelato della curia romana.
E questo significa essere diretti ma anche suscitare grandi polemiche.
In principio fu: “Se uno insulta la mia mamma si aspetti un pugno”
Commentando i tragici fatti di Parigi il Papa azzardò un paragone che fece molto scalpore: mitezza, perdono ma anche qualcosa che va un po’ oltre l’evangelico “Porgi l’altra guancia”.
Vedi anche: Parigi, Charlie Hebdo: uccisi i presunti autori della strage.
Francesco disse che se qualcuno prendeva in giro la sua mamma poteva anche aspettarsi un pugno, come risposta. Probabilmente non una legittimazione della reazione violenza, ma forse più un discorso relativo al “fare attenzione alle sensibilità altrui” che se calpestate possono generare risposte violente.
“Un padre deve punire ma il giusto“
Ed eccoci all’ultimo capitolo delle esternazioni “particolari” del Pontefice. In udienza generale nell’Aula Paolo VI il papa ha parlato del corretto modo di porsi del padre con i suoi piccoli. Deve essere paziente e magnanimo ma anche fermo, alla bisogna.
E poi ecco la citazione che non ti aspetti: “Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire ‘A volte devo picchiare un po’ i figli, ma mai in faccia per non avvilirli'”. E intanto il Papa mimava il gesto dello sculacciare a indicare che tipo di punizione metteva in atto questo padre.
E qui chi si aspettava un rimprovero è rimasto male perché il capo della chiesa cattolica ha lodato questo padre dicendo che “ha senso della dignità , deve punire, lo fa il giusto e va avanti”.
Franchezza e padronanza della lingua non al 100%
Parole così strane per un Pontefice sono probabilmente dovute ad un misto tra il carattere di Bergoglio, molto franco e diretto, e il fatto che, per quanto conosca bene l’italiano, il Papa si trova a parlare in una lingua non madre e certe finezze e “morbidezze” lessicali, di ragionamento non escono magari al meglio.
Ma detto questo è innegabile che abbiamo di fronte un Papa i cui pareri non lasciano indifferenti.
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