“I saldi della manovra sono intoccabili, ma guarderemo alle proposte, senza fare distinzioni circa la fonte da cui provengono, e faremo il meglio come abbiamo cercato di fare durante la discussione preparatoria, poi prenderemo una decisione che deve essere naturalmente condivisa dal Parlamento”. Lo ha detto ieri Berlusconi a Porto Rotondo, dove si trova da sabato scorso, per trascorrere il fine settimana di Ferragosto. Rispondendo a una domanda dei cronisti a proposito di un aumento dell’Iva, il premier ha risposto: “Un punto in piu’ di Iva cambierebbe molto, perche’ sarebbero almeno 5 miliardi. Ma l’Iva determina una contrazione dei consumi – ha spiegato – anche se un punto forse non e’ tale da comportare una riduzione rilevante, ma comunque – ha aggiunto – da un lato c’è una contrazione certa dei consumi e dall’altra una ricerca di evasione che si rafforza man mano che l’Iva cresce nella sua percentuale”. Berlusconi ha quindi parlato del contributo di solidarietà : “E’ stato introdotto non perchè dia un grande introito, – ha detto- secondo i nostri calcoli, molto meno di un miliardo di euro, ma perchè non fossero le classi minori e quelle più disagiate, attraverso un minore servizio reso loro dalle amministrazioni locali, a dover pagare maggiormente il costo della manovra”. “Il contributo di solidarietà e’ stato introdotto – ha proseguito il premier – per un fattore di giustizia, per equilibrare i sacrifici e credo sia giusto averlo introdotto in questa manovra”.
“Sull’entità e sul numero di anni” ha pero’ precisato: “Ricordo che in consiglio dei ministri avevamo votato per due e non tre anni, non so cosa sia successo dopo”. A una domanda dei cronisti su ciò che sta accadendo nel Pdl, con la fronda che vuole cambiare la manovra, il presidente del Consiglio ha detto: “E’ normale che ciascuno cerchi di portare avanti le sue proposte, ma io credo che poi, una volta che chiederemo la disciplina di partito, il risultato saraà l’unanimità ”.
Berlusconi ha quindi detto di sperare di non dover mettere la fiducia, sottolineando come la manovra italiana sia tenue rispetto a quanto e’ stato fatto da altri Paesi, che hanno aumentato l’iva anche di 5 punti, che hanno ridotto la cassa integrazione e che hanno licenziato molti dipendenti pubblici o che hanno ridotto del 15% gli stipendi dei dipendenti pubblici.
“Credo – ha ribadito – che questa sia una manovra tenue per quanto riguarda l’incremento della pressione fiscale rispetto alle manovre che altri paesi anche piu’ importanti hanno assunto in questo frangente di crisi globale”. “Abbiamo mediato fra sindacati, Confindustria e parti sociali, – ha spiegato – si e’ arrivati ad una posizione di compromesso e come tutte le soluzioni di compromesso accontenta qualcuno e scontenta qualcun altro”. Sulla patrimoniale, il premier ha detto che e’ un “esproprio e non va a ridurre il deficit, ma il debito.